Il Galaxy Z Fold 3 di Samsung è stato presentato ufficialmente l’11 agosto e ha subito attirato le attenzioni di tutti come “versione innovativa” di un moderno smartphone pieghevole. Merito anche dell’eccellente scheda tecnica, caratterizzata da un processore Qualcomm Snapdragon 888 che garantisce un elevato livello prestazionale e anche da una nuova fotocamera frontale sotto il display.
Tuttavia, stando a quanto affermato da Samsung, c’è anche un altro componente del nuovo Z Fold 3 che viene definito un prodotto di innovazione interna. Parliamo dello schermo OLED, un pannello di visualizzazione a diodi organici a emissione di luce. Questo schermo, infatti, non è come gli altri OLED: Samsung ha lavorato allo sviluppo della propria versione a bassa potenza con l’obiettivo di migliorare la durata della batteria del foldable.
Lo schermo OLED convenzionale utilizzato dai precedenti telefoni Samsung è disponibile in tre strati: il pannello OLED principale si trova nella parte inferiore, mentre lo strato UTG (vetro ultrasottile) di Samsung viene posizionato in alto. Nel mezzo si trova il polarizzatore, che ha il compito di annullare eventuali riflessi di luce, anche se per impostazione predefinita blocca anche un’enorme porzione della luce proveniente dal display, dimezzando l’efficienza luminosa.
Con l’introduzione della nuova tecnologia di visualizzazione, che Samsung denomina Eco2 OLED, l’azienda con sede a Seul ha eliminato il polarizzatore, eliminando l’intero strato intermedio del display. L’attuale pannello OLED comprende quindi una nuova struttura laminata che è in grado di bloccare i riflessi vaganti, assumendo di fatto il compito del polarizzatore.
Stando a quanto affermato da Samsung, questa nuova tecnologia sarebbe in grado di aumentare la trasmittanza del 33%, determinando anche una riduzione del consumo energetico del 25%. Samsung afferma inoltre che Eco2 OLED ha anche reso più semplice l’implementazione dell’innovativa fotocamera UPC, poiché l’aumento del flusso di luce OLED raggiunge anche il modulo della fotocamera sotto il pannello, garantendo più luce e migliorando le prestazioni.
Questa nuova e migliorata interpretazione degli schermi OLED è stata finora applicata solo ad uno degli smartphone pieghevoli presentati da Samsung l’11 agosto, ovvero il Galaxy Z Fold 3. E per quanto riguarda invece l’altro foldable, ossia il Galaxy Z Flip 3? Questo pieghevole mantiene il tradizionale display Super AMOLED: nelle prossime settimane gli utenti scopriranno se è meglio o peggio, anche se la novità del Galaxy Z Fold 3 sembra molto interessante. L’unico “neo”, almeno finora, è l’aumento della complessità relativa alla produzione, che conferisce al Galaxy Z Fold 3 un costo più elevato.
Con l’OLED Eco2 migliora anche l’autonomia della batteria
Il passaggio all’OLED Eco2 è il cambiamento principale che Samsung ha voluto introdurre negli smartphone pieghevoli, anche per garantire un’aspettativa di vita della batteria decisamente più elevata rispetto al passato. Non è certo un segreto che la durata della batteria si trovi in cima alla lista delle priorità per la maggior parte delle persone al giorno d’oggi, pertanto è doveroso elogiare Samsung per aver trovato un modo innovativo per prolungarla integrando il polarizzatore in un display OLED che utilizza ancora meno energia rispetto alla versione normale.
Samsung ha avuto bisogno di cogliere ogni possibile opportunità per aumentare l’efficienza energetica dello Z Fold 3, poiché un telefono che si apre in un display delle dimensioni di un tablet andrà inevitabilmente ad utilizzare più energia ogni giorno, rendendo difficile competere con gli smartphone tradizionali che riescono ad assicurare agli utenti un’autonomia per l’intera giornata.