La pandemia causata dal coronavirus sta portando anche nel settore della tecnologia un periodo davvero difficile. Tra focolai di COVID-19 che richiedono chiusura degli stabilimenti e crisi economica che porta un calo delle vendite, Samsung sta affrontando tassi di produttività tra i più bassi nella storia dell’azienda. L’azienda sudcoreana ha già dimezzato la produzione di smartphone e ha dovuto chiudere temporaneamente varie fabbriche e negozi in tutto il mondo (come in India) a causa delle misure di lockdown attive.
Samsung e Covid- 19
Samsung ha temporaneamente chiuso le fabbriche di smartphone in: Brasile, India, Messico, Russia, Slovacchia, Stati Uniti e Vietnam. C’è un’alta probabilità che l’impresa sudcoreana debba mantenere le sue fabbriche chiuse anche durante il mese prossimo. Il colosso tecnologico asiatico ha chiesto alla maggior parte dei suoi dipendenti di lavorare da casa e ha chiuso i negozi. Allo stesso tempo, l’azienda sudcoreana sta anche collaborando per fermare la diffusione del virus mortale: ha già fatto donazioni di milioni di dollari sia in Corea del Sud che in India per combattere la pandemia.
Secondo un rapporto di ETNews, nel secondo trimestre di quest’anno, i tassi di produttività delle fabbriche Samsung scenderanno ai minimi storici. Le fabbriche chiuse, purtroppo, porteranno ad un aumento dei costi fissi, a una riduzione della produzione, che si rispecchierà in una diminuzione delle vendite e quindi dei ricavi. Il mondo intero si sta muovendo verso una delle più grandi recessioni della storia e a causa dell’incertezza economica non si prevedono alte vendite di smartphone e dispositivi elettronici nei prossimi mesi. Questo significa che anche se la società riuscirà a riprendere la normale operatività, molto probabilmente non riuscirà ad avere alti tassi di vendita.