Realtà virtuale, il caschetto ExChimp presentato ufficialmente all’IFA

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Molti di voi probabilmente non ne avranno mai sentito nominare il brand, ma ben presto le cose potrebbero cambiare.

Una piccola ma dinamica startup austriaca ha infatti recentemente sviluppato il visore VR stand-alone ExChimp, presentandolo con particolare clamore all’ultimo IFA berlinese. Ma di cosa si tratta? Come funziona? E perché meriterebbe di essere valutato con attenzione?

Che cosa è ExChimp

Come anticipato nelle righe che seguono, ExChimp è un caschetto stand-alone che, cioè, non ha bisogno di uno smartphone o di un personal computer per poter essere utilizzato, come invece avviene con la generalità dei visori moderni sui quali abbiamo volentieri messo mani (e occhi). Contrariamente alla maggior parte dei suoi concorrenti, infatti, tutta la tecnologia necessaria all’ExChimp si trova già integrata all’interno del visore e del controller, semplificando – e non di poco – il nostro rapporto con tale dispositivo.

Ricordiamo infatti, pur brevemente, come i tradizionali caschi per la realtà virtuale necessitino di una serie di add-on fondamentali, come un caricabatteria, un personal computer, una console o uno smartphone. In tal senso, l’ExChimp non può che rappresentare un gradevole passo in avanti, donando agli appassionati un nuovo tipo di dispositivo che è totalmente indipendente dal resto dei device, e che permette altresì di fare a meno di attrezzature costose, quali quelle che sarebbero necessarie con i concorrenti (pensate alla necessità di acquistare un computer o uno smartphone di fascia alta per poter vivere nel pieno delle sue caratteristiche l’esperienza di realtà virtuale).

Come si presenta l’ExChimp

Chiarito quanto precede, non possiamo che esprimere un parere positivo per l’organizzazione tecnica di questo visore, che risulta altresì essere particolarmente comodo da indossare. Il fatto che il visore sia indipendente, e che debba pertanto contenere al suo interno tutta la tecnologia necessaria (schermo, sensori, batteria, CPU/GPU), non ha infatti impedito agli sviluppatori di realizzare un dispositivo relativamente leggero, visto e considerato che l’unità di calcolo (Intel Atom x5 Z8350, Intel HD Graphics 400) è stata esternalizzata, e che la batteria nel controller è stata collegata al visore attraverso un cavo. Ne consegue un controller di più ampie dimensioni, ma un visore leggero e confortevole da utilizzare.

Per quanto concerne la durata, questa è garantita per almeno 3 ore grazie a una batteria che offre una capacità di 4750 mAh. Su fronte software, la soluzione scelta dall’ExChimp è Nibiru basata su Android con il proprio launcher ed applicazioni.

Quando metter mano sull’ExChimp?

Difficile poter affermare quando sia possibile mettere le mani sull’ExChimp, anche considerato che questo dispositivo – ammette la società – è pensato soprattutto per i clienti professionali che necessitano di una potente soluzione di realtà virtuale ad un costo modesto. Stando alla società, è ad esempio possibile utilizzare il casco nel campo del turismo o dell’architettura, o quando si vuole procedere alla presentazione contenuti a 360° in modo rapido e semplice.

Il suo costo dovrebbe aggirarsi a 299 dollari più spese di spedizione in pre-ordine. Successivamente il dispositivo costerà 445 dollari. Non male, per potersi aggiudicare un prodotto comodo, leggero, confortevole, di facile utilizzo grazie a un buon controller, con i sensori che seguono con efficacia i movimenti della testa. Le capacità grafiche non sono però il top di mercato, con la realtà virtuale che sarà mostrata su un display di 5,5 pollici in QHD.

E voi che ne pensate? Queste soluzioni stand-alone vi convincono, o per il momento ritenete che non abbiano le capacità e le potenzialità tali da poter competere alla pari con altri standard di mercato, come ad esempio l’Oculus Rift, l’HTC Vive o il Samsung Gear VR? Quale dispositivo per la realtà virtuale avete già acquistato? E quale invece vi accingete ad acquistare nei prossimi mesi? E per quali motivazioni?

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