C’è ancora grande incertezza su quelli che sono i piani di Apple nel 2018, almeno per quanto riguarda gli iPhone. Ha provato a far chiarezza Digitimes: tre melafonini di fascia alta e il tanto atteso rilancio della linea SE, quella più economica. Ecco i dettagli.
Sono davvero tante le ipotesi che si stanno facendo nelle ultime settimane su quello che sarà il 2018 degli iPhone. Alle previsioni di Makotakara e a quelle, immancabili, di Ming-Chi Kuo di KGI Securities si sono aggiunte quelle di un altro sito piuttosto attendibile in quanto ad anticipazioni su Apple. Digitimes va controcorrente, prevedendo una strategia più conservativa da parte di Cupertino.
Cominciamo dai modelli “top”. Proprio come accaduto quest’anno, alla fine dovrebbe arrivare un solo iPhone con display OLED (fornito da Samsung), da 6.5 pollici. Gli altri due (che, per intenderci, dovrebbero essere i successori dell’8) continueranno a montare i classici schermi LCD.
Insomma, una scelta in controtendenza e che smentirebbe le anticipazioni proprio di Kuo. Il noto analista aveva invece parlato di due modelli con display OLED (da 5.8 e 6.5 pollici) e un altro con LCD da 6.1 pollici.
La differenza è sostanziale, considerato che la mela ha puntato proprio sull’unicità del suo iPhone X per provare a farlo diventare quasi un oggetto di culto. Impresa riuscita a metà stando alle voci che vorrebbero lo stop alla produzione già in estate, in netto anticipo rispetto al solito.
Va detto che proprio Digitimes sottolinea in più di un’occasione che ancora oggi, a fine gennaio, Apple non ha ancora preso una decisione definitiva. Insomma, lo scenario è in divenire, non si escludono sorprese nelle prossime settimane.
Non dovrebbe invece sorprendere il lancio di iPhone SE di seconda generazione, del quale ormai si parla dalla scorsa estate. Arriverà con qualche mese di ritardo rispetto alle prime indiscrezioni, ma entro la fine di giugno dovrebbe essere commercializzato. Facile immaginare che saremo travolti dalla solita quantità di rumors a riguardo, ad oggi sembra certa la presenza della ricarica wireless e la rinuncia al riconoscimento facciale in 3D. D’altronde parliamo di un iPhone che, proprio come il suo predecessore, dovrebbe andare ad aggredire la fascia medio-alta e puntare ai mercati emergenti.