Puzzle to the Center of the Earth, recensione

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I puzzle game per iOS sembrano non conoscere età: attraverso uno strabiliante numero di gameplay diversi, la formula proposta è sempre variabile quanto durevole. Facciamo la conoscenza di un gioco letteralmente “profondo”.

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Puzzle to the Center of the Earth, una lunga discesa

Assieme al più blasonato filone degli action/adventure, o dei semplici platform, esiste una tranche di titoli costantemente in grado di conquistare l’attenzione dei casual gamer così come dei semplici appassionati di giochi per device portatili. Si tratta dei cosiddetti puzzle game, che con il nuovo Puzzle to the Center of the Earth acquistano nuova linfa creativa. Nato come match-three puzzle, in cui è necessario riunire tre o più blocchi del medesimo colore per comportare la loro distruzione, questo titolo per iOS sfrutta la collaudatissima formula che ha decretato il successo di altri puzzle popolari, personalizzandola tuttavia con alcuni exploit piuttosto notevoli per un gioco portatile.

Sviluppato da Foursaken Media, Puzzle to the Center of the Earth si propone di portarci, come il titolo concisamente suggerisce, alle viscere della Terra, e per far ciò elimineremo un buon numero di blocchi multicolori, fino a raggiungere l’uscita (e potenziale entrata al livello successivo) posta a fondo schermo. Le combinazioni di blocchi possibili sono indifferentemente verticali, oblique oppure orizzontali, aggiungendo alle dinamiche di gameplay una barra di energia dapprima completamente piena, che tenderà ad esaurirsi progressivamente all’interazione con i blocchi. Questo propone un interessante dilemma: distruggere per ricercare più bonus in grado di prolungare la nostra sopravvivenza, o tendere direttamente all’uscita?

Varietà, colore e bonus

Puzzle to the center of the Earth mira così a suddividere le proprie peculiarità tra i casual gamer, che evidentemente punteranno all’uscita, ed i professionisti del videogame, che ricercheranno blocchi bonus (contenenti cristalli verdi rigenerativi e monete) e differenti possibilità di grinding, allo scopo di sbloccare tutto il possibile, senza però rendersi effettivamente frustrante, rimanendo su livelli di certo complessi ma non eccessivamente ostici. Secondo l’ormai rodata formula free to play, la profondità di gioco può essere inoltre estesa ottenendo blocchi e power up tesi alla generazione di determinati effetti a catena, sfruttando al meglio le combinazioni cromatiche a schermo. La strategia in Puzzle to the Center of the Earth diventa fondamentale; gli unici punti di conflitto con l’originalità e la bontà del titolo sono rappresentati dalla colonna sonora non troppo efficiente nell’incalzarci e dare il giusto ritmo al titolo, nonché dalla (virtuale) necessità di fare ricorso all’acquisto di monete d’oro, vite supplementari e pacchetti utili alla “sopravvivenza”. Voto finale: 7,8

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