Realizzare strutture olografiche sensibili al tatto non è più una semplice chimera: grazie alle nuove scoperte di un team inglese, sarà possibile interagire con queste particolari e curiose strutture.
Ologrammi 3D, una realtà finalmente internazionale?
A quanto pare, la realizzazione di strutture virtuali con feedback aptico, così come vengono scientificamente denominati gli ologrammi, potrebbero a breve non essere più relegati ai film di fantascienza, ad esempio il conosciutissimo Iron Man della Marvel. Il loro nome è Haptic Holograms, e fanno parte di una tecnologia recentemente scoperta da un team di Bristol che trasporta letteralmente la dimensione olografica in una nuova accezione, in cui è possibile toccare con mano il frutto della sua elaborazione digitale. Si apre quindi un'era in cui gli oggetti tridimensionali possono essere manipolati e percepiti, esattamente come avviene con un oggetto ben più sostanzioso, insomma "reale".
Il funzionamento alla base degli ologrammi di Haptic Holograms è coinvolgente quanto astuto: sfruttando degli altoparlanti connessi ad una base, emettendo onde sonore, gli ologrammi sono in grado di essere percepiti dalle dita dell'utente, con una risoluzione variabile a seconda delle dimensioni dell'altoparlante emittente (quanto minori le dimensioni, tanto maggiore il feedback). Al fine di mettere a punto questa tecnica olografica, si è inoltre fatto ricorso al metodo del Leap Motion, che al pari del più conosciuto Motion Capture consente di tracciare con precisione i movimenti delle dita dell'utente, e restituire un feedback quanto più preciso possibile.
Gli obiettivi di tali ologrammi sono molteplici: si va dalla creazione artistica di opere digitali ad una serie di strumenti di diagnostica medica, in grado di manipolare fisicamente il corpo di un paziente senza necessità di interventi invasivi. Il futuro si arricchisce certamente di possibilità intelligenti grazie agli Haptic Holograms, di cui non attendiamo altro che vederne le prime applicazioni in ogni campo possibile.