NVIDIA sta per lanciare una nuova serie di schede grafiche professionali, le RTX PRO 6000 Blackwell, che potrebbero cambiare drasticamente il panorama delle workstation. Secondo informazioni trapelate da un database di spedizione, l’azienda californiana sta preparando due versioni distinte, una delle quali denominata RTX PRO 6000 X, che promette un avanzamento significativo nel campo della grafica professionale. Il modello di punta presenta una dotazione di memoria senza precedenti, in grado di arrivare a 96GB GDDR7, triplicando la capacità attuale nel segmento desktop e introducendo per la prima volta moduli GDDR7 da 3GB.
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Architettura Blackwell e nuova nomenclatura
Con un cambiamento di strategia, NVIDIA ha deciso di aggiornare il marchio delle sue schede grafiche professionali, abbandonando il nome QUADRO in favore di una più semplice e intuitiva denominazione: “RTX + Nome dell’Architettura“. L’architettura Blackwell, dunque, diventa il nuovo riferimento per i suoi prodotti professionali, rendendo la linea più coerente con quanto già fatto nel mercato delle schede grafiche per gaming.
Dai documenti filtrati emerge chiaramente che ci saranno due modelli di RTX PRO 6000: l’RTX PRO 6000 X Blackwell e l’RTX PRO 6000 Blackwell, senza la “X”. Questi modelli sono identificabili tramite diverse schede madri, rispettivamente denominate PG144 e PG153, suggerendo variazioni sostanziali nelle loro configurazioni hardware che potrebbero influenzare le performance complessive e le specifiche tecniche.
Specifiche tecniche ed innovazioni
Il modello più potente, l’RTX PRO 6000 X Blackwell, sarà dotato di un chip grafico GB202-870, progettato appositamente per il mondo delle workstation. Questo chip, contrassegnato da una numerazione superiore rispetto ai chipset gaming, di fatto suggerisce una maggiore elaborazione dei dati, molto richiesta nelle applicazioni professionali. La memoria GDDR7 di 96GB è allacciata a un’interfaccia di 512 bit, una configurazione che permette l’uso dei nuovi moduli da 3GB, un assoluto inedito per le schede grafiche tradizionali nel settore desktop.
Ciò che è particolarmente interessante è che questa particolare tecnologia della memoria potrebbe anche arrivare nel comparto gaming, con un aggiornamento “SUPER” previsto per l’anno a seguire. Questo porterebbe miglioramenti significativi per gli utenti più esigenti del settore consumer, che continuano a cercare prestazioni sempre più elevate.
Potenza e consumi energetici
Un aspetto da segnalare è il TGP , che si attesta sui 600W per il modello di punta. Va sottolineato che questo valore è presumibilmente un limite teorico, piuttosto che un consumo reale sotto normali condizioni di utilizzo. Storicamente, le GPU destinate alle workstation hanno presentato un consumo inferiore rispetto alle loro controparti orientate al gaming, in parte grazie a sistemi di raffreddamento meno complicati.
Tuttavia, resta da chiarire quale sarà la velocità effettiva della memoria GDDR7 implementata nei modelli Blackwell. Si prevede che le varianti per workstation non raggiungano i 28 Gbps pensati per i modelli da gaming, ma comunque rappresenteranno un significativo passo in avanti rispetto alla generazione precedente.
Prospettive future per la memoria grafica
Già lo scorso anno, Samsung aveva accennato allo sviluppo di moduli di memoria da 24Gb , che avrebbero potuto raggiungere velocità fino a 40 Gbps, ma i dettagli sul loro lancio rimangono poco chiari. L’RTX PRO 6000 X Blackwell potrebbe rappresentare la prima applicazione concreta di questa tecnologia, aprendo la strada a memorie più capienti anche nella fascia consumer.
Differente dalle schede gaming, che tradizionalmente hanno un numero inferiore di core di elaborazione, le versioni professionali di NVIDIA sono notoriamente dotate di un numero maggiore di core. Tuttavia, attualmente non sono disponibili informazioni dettagliate sul setup del chip GB202-870 che equipaggerà il nuovo modello di punta, alimentando l’attesa e la curiosità nel settore professionale.