Huawei è probabilmente il miglior brand se si è alla ricerca di smartphone dotati di un eccellente comparto foto. L’azienda con sede a Shenzhen ha infatti lanciato negli ultimi anni alcuni smartphone con fotocamere straordinarie grazie alla partnership con Leica.
Abbiamo ormai superato la metà del 2020, ma P40 Pro è ancora in testa alla classifica di DxOMark, che valuta attentamente proprio il comparto foto degli smartphone. La versatile configurazione della fotocamera con zoom ottico rende questo dispositivo uno dei migliori sul mercato. Ma stando a quanto emerso nelle ultime ore, Huawei avrebbe appena depositato un nuovo brevetto che andrebbe ad evolvere ulteriormente la tecnologia dello zoom dello smartphone.
Huawei P40 Pro Plus è attualmente l’unico smartphone in grado di offrire uno zoom ottico 10x utilizzando un obiettivo periscopio. L’obiettivo Periscopio offre uno zoom ottico sui telefoni utilizzando meno spazio rispetto al sistema di zoom convenzionale, ma è ancora un passo indietro rispetto alla tradizionale tecnologia di zoom con sensori e obiettivi più grandi.
Nel nuovo brevetto, presentato da Huawei presso l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO), la società cinese punta a risolvere questo problema aggiungendo il supporto per obiettivi collegabili proprio come le normali fotocamere. Nel brevetto osserviamo una tripla configurazione della fotocamera costituita da due sensori più piccoli, un modulo flash allungato (Xeon?) e un sensore più grande che può essere utilizzato con obiettivi rimovibili.
Inoltre, il design del telefono si presenta con un colore nero con un pannello posteriore strutturato per la presa. Inoltre, c’è una porta USB di tipo C, una chiave di accensione e i pulsanti per bilanciare il volume.
Pur riconoscendo l’ottima idea, va però sottolineato che Huawei non è la prima a proporre un obiettivo fotografico “attaccabile”: il tentativo era stato già fatto da Motorola con la Moto Mod, con risultati tutt’altro che soddisfacenti. Per ora si tratta solo di un brevetto, pertanto non è detto che veda la luce.