Motorola svela il suo modello AI alla fiera di CES 2025: la nuova era dell’assistente digitale

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La recente presentazione di Motorola al CES 2025 ha fatto notizia, attirando l'attenzione su un nuovo modello di assistente digitale. Durante la conferenza, l’azienda ha svelato il suo Large Action Model , un’innovativa interfaccia AI progettata per rispondere alle esigenze quotidiane degli utenti. Questa nuova tecnologia, che promette di semplificare molte azioni quotidiane, ha suscitato la curiosità di esperti e appassionati di tecnologia, creando aspettative elevate su come potrebbe cambiare l'interazione con gli smartphone.

La dimostrazione del Large Action Model di Motorola

Durante l’evento, i rappresentanti di Motorola hanno presentato in anteprima il funzionamento del LAM attraverso una serie di dimostrazioni pratiche. Il LAM è integrato nell'app Moto AI e mira a rendere le operazioni quotidiane più intuitive e veloci. Durante una dimostrazione al pubblico, un'impiegata ha utilizzato il Razr Plus per ordinare un "caffè americano". Senza fornire dettagli come dimensioni o luogo di origine, ha semplicemente espresso la sua richiesta. Il LAM ha prontamente navigato nell’interfaccia, interagendo automaticamente con l’app Starbucks per completare l'ordine, dimostrando la capacità di agire in modo autonomo e reattivo.

La rapidità con cui il modello ha risposto è stata impressionante. Passando fluidamente dall'app Moto AI all'app di ordinazione, il sistema ha evidenziato la sua capacità di apprendere e adattarsi alle preferenze dell’utente. Sebbene l'ordine fosse stato annullato prima della conferma, l’operazione ha mostrato il potenziale dell’intelligenza artificiale di Motorola nel semplificare processi che solitamente richiedono tempo e attenzione.

Le differenze tra il LAM di Motorola e il modello Rabbit

Mentre il Rabbit R1 ha generato in passato aspettative che poi sono risultate deluse, Motorola sembra aver colto una direzione differente. A differenza della chiusura del Rabbit R1 in un ecosistema chiuso e limitato, il LAM di Motorola punta su un'interazione aperta e costruita attorno alle app già esistenti sullo smartphone. Questa strategia non solo offre maggiore trasparenza, ma anche un ecosistema più affidabile per l’utente. Gli utenti devono infatti solo installare e autorizzare le app necessarie, senza il timore di vulnerabilità o complicazioni.

Motorola ha adottato un approccio pratico, puntando sulla familiarità delle applicazioni quotidiane. Ciò consente un’integrazione più efficace delle funzionalità, rendendo il LAM una prospettiva allettante per gli utenti che desiderano un assistente digitale capace di comprendere le loro routine. Mentre il Rabbit ha cercato di proporre un sistema "non app", il LAM ha dimostrato che la semplicità e la praticità possono offrire un’esperienza utente più soddisfacente.

Gli sviluppi futuri del Large Action Model

Nonostante le tue impressioni positive sul funzionamento attuale del LAM, ci sono delle questioni in sospeso riguardo alla sua evoluzione. Il team di Motorola ha condiviso che il LAM è ancora in fase di beta testing e non ha fornito dettagli esaustivi sulle modalità attraverso cui il modello apprenderà e migliorerà nel tempo. Resta incerto anche come si gestirà l’accrescimento delle competenze e delle funzionalità nel lungo periodo.

Tuttavia, le possibilità di espansione del LAM sono promettenti. Se l'assistente riuscisse ad adattarsi e ad incorporare funzionalità come l’ordinazione da Amazon o la pianificazione di ristoranti su Google Maps, potrebbe davvero trasformarsi in un collaboratore prezioso per le attività quotidiane. Gli utenti stanno osservando con interesse, sperando che il LAM di Motorola possa diventare un vero assistente AI integrato nel loro dispositivo principale e non solo un gadget accessorio.

Sensorialmente, l'approccio di Motorola si distingue nettamente per la sua praticità. La capacità di utilizzare applicazioni già presenti sul dispositivo e di imparare attivamente dalle scelte dell'utente costituisce un vantaggio non indifferente rispetto ai competitor. Questo innovativo assistente digitale ha il potenziale per cambiare anche il modo in cui ci relazioniamo con la nostra tecnologia quotidiana, semplificando e migliorando le interazioni.

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