Mercato TV Box in evoluzione: l’analisi del Mecool KM9PRO MAX dopo il ritiro dei Chromecast

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La recente decisione di Google di interrompere la produzione degli ultimi Chromecast ha scosso il mercato degli Android TV Box, aprendo nuove opportunità per i dispositivi alternativi. Un esempio significativo è il Mecool KM9PRO MAX, che si propone come un'opzione allettante. Con un prezzo inferiore rispetto all’alternativa ufficiale di Google, venduta a 120€, i consumatori si chiedono se questo modello riesca a offrire un’esperienza soddisfacente. Analizziamo nel dettaglio le sue prestazioni, design, funzionalità e qualità complessiva.

Design e costruttivi del Mecool KM9PRO MAX

Il Mecool KM9PRO MAX sfoggia un design minimalista e compatto, ideale per chi non desidera ingombrare troppo lo spazio sulla propria scrivania o mobile. Realizzato in plastica nera opaca, il materiale può apparire economico al tatto, ma si concentra sulla praticità piuttosto che sull'estetica. Con dimensioni ridotte, può facilmente essere collocato sotto la TV o nascosto in un mobile.

Nella parte frontale sono posizionati tre piccoli LED, che indicano rispettivamente lo stato di funzionamento del dispositivo, la connessione di rete e l'attività degli infrarossi. Le porte disponibili sono abbondanti per un TV Box. Sul lato sinistro si trovano due porte USB-A e un pulsante di reset, mentre sul retro sono collocate le porte S/PDIF, AV, HDMI, LAN e di alimentazione. Un aspetto positivo è la presenza di feritoie nella parte inferiore, un fattore cruciale per la dissipazione del calore durante un lungo utilizzo.

Il sistema di raffreddamento è completamente passivo, assicurando che il dispositivo rimanga silenzioso anche dopo ore d’uso. Esteticamente, il design non si distingue molto dagli altri TV Box della stessa fascia di prezzo, ma è funzionale e pratico, senza elementi superflui.

Caratteristiche tecniche dell’hardware

Per capire come si comporta il Mecool KM9PRO MAX nell’uso quotidiano, è essenziale esaminare la sua scheda tecnica. Questo dispositivo è alimentato da un processore Realtek RTD1325, un quad-core ARM Cortex-A55 che opera a 1,7 GHz, con una GPU ARM Mali-G57 MC1. La memoria RAM ammonta a 2 GB di tipo LPDDR4 e la memoria interna è di 32 GB in formato eMMC.

Per quanto riguarda la connettività, il TV Box supporta Wi-Fi 5 dual band e Bluetooth 5.0, garantendo velocità di streaming adeguate. Le porte disponibili includono HDMI 2.1, due porte USB-A 2.0, S/PDIF, RJ45 per la connessione di rete e jack AV. Nonostante l'HDMI 2.1 sia un ottimo plus, la mancanza di porte USB-C e la limitazione della porta Ethernet a 100 Mbps sono fattori che possono far storcere il naso.

Il KM9PRO MAX supporta codec video ampiamente utilizzati come AV1, VP9 e H.265 e offre compatibilità con HDR10 e HLG. Tuttavia, non supporta Dolby Vision o HDR10+, il che può rappresentare un limite per gli appassionati di qualità video avanzata. Sotto il profilo audio, il dispositivo è in grado di gestire audio PCM, Dolby Digital e Dolby Digital Plus, con il supporto per Dolby Atmos, ma non per DTS-HD Master Audio o DTS:X.

Software e funzionalità di streaming

Il Mecool KM9PRO MAX utilizza Google TV basato su Android TV 12, aggiornato a settembre 2024. Questa interfaccia è progettata per offrire un’esperienza più fluida e moderna rispetto alla sua controparte Android TV tradizionale. Tra le caratteristiche principali c'è la schermata Home, che propone suggerimenti personalizzati dai servizi di streaming in base ai gusti di visione dell’utente.

Il dispositivo supporta anche Google Assistant, Google Cast e una ricerca universale che facilita l'individuazione dei contenuti su diverse piattaforme senza la necessità di aprire singole applicazioni. Inoltre, è prevista una scheda dedicata alle applicazioni e la possibilità di creare profili multipli, inclusi controlli parental per i più piccoli.

Nonostante queste funzionalità, l’esperienza di navigazione non risulta sempre impeccabile. Si possono riscontrare lag e ritardi, soprattutto quando si ritorna alla schermata principale durante la riproduzione. Ad esempio, se si sta guardando un video in alta definizione su YouTube e si preme il tasto home, il passaggio può richiedere qualche secondo, causando frustrazione.

Telecomando e esperienza d’uso

Il telecomando del Mecool KM9PRO MAX segue una linea standard, simile a quelli già proposti da altri modelli dell'azienda. Presenta un tasto specifico per Google Assistant per ricerche vocali rapide e ha i pulsanti dedicati per le impostazioni, il cambio utente e la sorgente. Inoltre, ci sono tasti di accesso rapido per Netflix, YouTube, Disney+ e Prime Video, utili per aprire immediatamente queste applicazioni.

Il telecomando alimentato da due batterie AAA è realizzato in plastica e potrebbe dare una sensazione di scarsa qualità. Mancando di retroilluminazione, il suo utilizzo in setting poco illuminati può risultare scomodo. Non presenta funzioni per ritrovarlo in caso di smarrimento, un elemento che avrebbe potuto conferire ulteriore praticità.

Passando all'esperienza d’uso generale, il Mecool KM9PRO MAX si rivela una scelta concreta per coloro che cercano un dispositivo Google TV a un prezzo ragionevole. L’interfaccia è ben organizzata, ma presenta occasionali rallentamenti che possono disturbare la fruizione. Le impostazioni audio e video offrono molte opzioni, anche se non tutte sono tradotte in italiano, rendendo la navigazione talvolta confusa.

Prezzo e considerazioni finali

Attualmente, il Mecool KM9PRO MAX non è disponibile su Amazon, quindi l’acquisto migliore si trova direttamente sul sito ufficiale, dove il prezzo si aggira attorno ai 70€. Questa cifra è competitiva rispetto al prezzo di vendita del Chromecast con Google TV, rendendo il Mecool un'alternativa valida, pur mantenendo alcune lacune che potrebbero limitarne l'appeal.

In sintesi, il Mecool KM9PRO MAX rappresenta un’opzione interessante nel mondo dei TV Box, ma risulta carente in alcuni aspetti cruciali come la reattività generale e il supporto per tecnologie video più avanzate. Tuttavia, è un dispositivo da considerare, soprattutto ora che le alternative ufficiali sono sempre più limitate sul mercato.

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