L’unione europea punta su RISC-V per l’indipendenza tecnologica nei semiconduttori

L’Unione Europea punta a diventare indipendente nel settore dei semiconduttori, sviluppando processori avanzati basati su RISC-V per supercomputer e intelligenza artificiale attraverso il progetto DARE.

L’Unione Europea sta intensificando i propri sforzi per diventare indipendente nel settore dei semiconduttori, un obiettivo di fondamentale importanza per il futuro della tecnologia nel continente. La scelta ricade sull’architettura RISC-V, riconosciuta come l’opzione migliore per il supercomputing. L’iniziativa denominata Digital Autonomy with RISC-V in Europe si propone di sviluppare processori avanzati destinati ai supercomputer europei e alle applicazioni di intelligenza artificiale .

Seguici su Google News

Ricevi i nostri aggiornamenti direttamente nel tuo feed di notizie personalizzato

Seguici ora

Nuove ambizioni nella corsa tecnologica

L’idea di integrare RISC-V nei supercomputer europei non è affatto recente. Negli anni passati, vari progetti hanno sondato questa possibilità, ma alla fine il primo sistema exascale europeo ha optato per architetture ARM. Tuttavia, le recenti trasformazioni nel panorama geopolitico e tecnologico hanno convinto l’Europa a rilanciare la propria ambizione di progettare chip ad alte prestazioni basati su RISC-V.

Il progetto DARE è sostenuto da un finanziamento di 240 milioni di euro, provenienti dall’EuroHPC Joint Undertaking, con il Barcelona Supercomputing Center come ente coordinatore. Questo ambizioso progetto coinvolge ben 38 partner europei e prevede lo sviluppo di tre chiplet RISC-V nel corso dei prossimi tre anni, ognuno con obiettivi specifici e innovativi:

  • Un acceleratore vettoriale per l’HPC , frutto del lavoro della startup spagnola Openchip.

  • Un chiplet AI di prossima generazione, creato dalla società olandese Axelera AI.

  • Un processore general-purpose, progettato dalla tedesca Codasip.

La strategia innovativa dei chiplet

Il progetto DARE adotta una strategia incentrata sui chiplet, cioè su singoli die che possono essere combinati per formare sistemi più potenti, scalabili e versatili. Questa scelta, già sperimentata nel settore x86 e che ha portato a un notevole rilancio di AMD con i suoi processori Ryzen, consente di ottimizzare non solo le prestazioni ma anche l’efficienza energetica e i costi di produzione.

Axelera AI, che ha ricevuto 61,6 milioni di euro di finanziamento per il suo chiplet, si distingue per la sua esperienza nel campo dell’intelligenza artificiale. L’architettura attuale fa uso di core di elaborazione matriciale integrati con una memoria SRAM, seguendo il paradigma dell’elaborazione in-memory, fondamentale per una gestione efficiente dei vari carichi di lavoro dell’AI.

Il chiplet Titania, destinato all’HPC, rifletterà questa architettura ma presenterà un numero maggiore di core e una configurazione multi-die. D’altro canto, Codasip, nota per la progettazione di CPU RISC-V per dispositivi embedded e IoT, utilizzerà il progetto DARE per ampliare la sua influenza nel settore HPC, adattando le architetture per rispondere alle esigenze di intelligenza artificiale, big data e supercomputing, rappresentando un passo importante verso processori RISC-V ad alte prestazioni.

Pochi dettagli sono disponibili riguardo all’acceleratore vettoriale di Openchip, ma si delinea comunque come un elemento cruciale per migliorare le capacità nei calcoli scientifici e nella gestione di modelli AI avanzati.

RISC-V e la sovranità tecnologica in Europa

Nella competizione per il dominio dell’architettura RISC-V, l’Europa non è l’unico attore. Anche l’India ha iniziato a sviluppare chip basati su RISC-V, con l’obiettivo di diminuire la propria dipendenza da fornitori esteri. Anche la Cina, tramite Alibaba, ha presentato il processore XuanTie C930, potenzialmente destinato a una vasta gamma di applicazioni, dai PC ai veicoli.

Pur essendo RISC-V un’architettura aperta, apprezzata anche dal noto progettista di chip Jim Keller, il suo sviluppo è caratterizzato da tensioni geopolitiche non trascurabili. Negli Stati Uniti, alcuni legislatori stanno considerando la possibilità di introdurre delle restrizioni sull’uso di RISC-V da parte della Cina. Le implicazioni di tali limitazioni potrebbero condurre a restrizioni future sull’applicazione globale della tecnologia, a testimonianza di una situazione in continua evoluzione nel panorama tecnologico internazionale.

Seguici su Telegram

Seguici su Telegram per ricevere le Migliori Offerte Tech

Unisciti ora