Nella vivace cornice di New York, l’aspirazione a un accesso alla rete veloce e gratuito, di proprietà della comunità, ha preso forma, seppur tra mille difficoltà. People’s Choice Communications, una cooperativa di internet creata nel 2020 da lavoratori della telecomunicazione e membri della comunità, ha cercato di riempire il divario digitale in una delle zone più svantaggiate della città, il Bronx. Nonostante le sfide poste da decisioni governative e la concorrenza di grandi provider, questa cooperativa rappresenta un esempio raro di resilienza e impegno sociale.
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Origini della cooperativa e la crisi di Spectrum
Nel 2017, una protesta significativa ha segnato l’inizio di una nuova era per il mercato di internet negli Stati Uniti. 1.800 lavoratori di Spectrum hanno lasciato il lavoro per rivendicare diritti su salute e pensioni, a seguito dell’acquisizione da parte di Charter Communications. Tra questi, quaranta impiegati hanno deciso di non piegarsi alle ingiustizie e di costruire un servizio internet autonomo, impegnandosi a mettere in primo piano l’equità anziché i profitti.
Troy Walcott, presidente di People’s Choice, ha commentato l’impegno della cooperativa dicendo: “Invece di distribuire i profitti tra i dirigenti, noi li reinvestiamo per servire anche le aree che solitamente non hanno accesso a Internet a causa della mentalità profittevole degli ISP tradizionali.” Così, è nata l’idea di una rete di internet comunitaria, lavorando fianco a fianco con i residenti per garantire una connessione sostenibile e accessibile.
Costruzione di una rete comunitaria
L’approccio scelto da People’s Choice Communications prevede un modello cooperativo in cui i lavoratori e gli utenti possiedono la rete. I dipendenti si occupano della costruzione e della manutenzione, mentre i residenti contribuiscono attraverso abbonamenti mensili e partecipazione alle decisioni. Questo ha permesso alla cooperativa di installare antenne millimetriche sui tetti degli edifici, creando una rete a maglie, simile a quella di NYC Mesh, ma poi evoluta in un servizio internet in fibra ottica per garantire una maggiore affidabilità.
Sotto l’iniziativa Internet Master Plan, avviata dall’ex sindaco Bill de Blasio, People’s Choice e altri piccoli ISP sono stati coinvolti per potenziare le abitazioni gestite dalla New York City Housing Authority, ricevendo sostegno finanziario significativo. Erik Forman, co-fondatore di People’s Choice, ha sottolineato come durante la pandemia siano riusciti a servire oltre 1.000 famiglie in situazioni di bisogno, garantendo loro accesso gratuito e veloce a Internet.
Attualmente, People’s Choice offre connessioni simmetriche di 200 megabit per secondo a un costo di 30 dollari al mese, con piani futuri per elevare le velocità fino a 1.000 megabit al mese. Questi prezzi risultano competitivi rispetto a quelli di Spectrum, rendendo la cooperativa un valido concorrente nel mercato.
Le sfide all’accesso a Internet
Tuttavia, la strada non è stata priva di ostacoli. La decisione di escludere People’s Choice dal programma Big Apple Connect ha avuto gravi ripercussioni sul personale e sulla capacità di operare della cooperativa. Questo programma, voluto dall’amministrazione di Eric Adams nel 2022, mirava a colmare il divario digitale offrendo accesso gratuito a internet a 150.000 famiglie in 220 sviluppi NYCHA per tre anni.
Sorpresa e delusione hanno accompagnato la notizia che le grandi aziende come Spectrum e Optimum sarebbero state designate come protagoniste anziché la cooperativa. Con il divieto di proseguire le operazioni nel Melrose Houses, dove People’s Choice aveva quasi completato la propria installazione, la cooperativa si è trovata a dover rimuovere le attrezzature e affrontare una serie di difficoltà operative. Walcott ha espresso frustrazione per le decisioni intraprese dall’ufficio per la tecnologia della città, che hanno sistematicamente ostacolato gli sforzi della cooperativa.
Un modello di ispirazione nazionale
La storia di People’s Choice non è isolata; le reti pubbliche di internet stanno crescendo come alternativa ai fornitori privati. Secondo l’Institute for Local Self-Reliance, negli Stati Uniti ci sono circa 450 reti pubbliche di internet, escludendo le cooperative di internet. Tuttavia, quelle realmente cooperative, come People’s Choice, sono rarissime e richiedono un notevole impegno e risorse iniziali.
Christopher Ali, esperto di telecomunicazioni, evidenzia come, pur esistendo varie cooperative in contesti rurali, la formazione di cooperative di broadband nelle aree urbane rimanga una sfida. Le cooperative di utilità pubblica hanno una struttura di business già consolidata che facilita l’ingresso nel mercato, cosa che non avviene per altre tipologie di cooperative come quella del Bronx.
Guardando avanti
Con la chiusura del programma Big Apple Connect, People’s Choice deve affrontare un’ulteriore battaglia per sopravvivere e ampliare i propri servizi. La cooperativa è determinata a superare le difficoltà attuali e continuare a servire le comunità meno favorite. Walcott e Forman non nascondono le sfide, ma manifestano un ottimismo prudente per il futuro, sottolineando l’importanza di rimanere strategici e resilienti in questi tempi difficili. La lotta per internet accessibile e giusto continua, e People’s Choice rimane in prima linea, pronto a rispondere alle esigenze della comunità.