L’impatto dell’AI generativa e della robotica sul lavoro nell’industria: la visione di Foxconn

L’emergere dell’intelligenza artificiale e della robotica, secondo il presidente di Foxconn, Young Liu, rivoluzionerà le catene di montaggio, con impatti significativi sui paesi a basso reddito e sulla produzione globale.

Il presidente di Foxconn, Young Liu, ha lanciato un allarme durante il suo discorso di apertura a Computex a Taipei, sottolineando come l’emergere dell’intelligenza artificiale generativa e della robotica stia per rivoluzionare il mondo del lavoro, in particolare nelle catene di montaggio. Questa evoluzione potrebbe avere conseguenze significative non solo per la produzione di dispositivi come l’iPhone, ma anche per il panorama economico globale, influenzando soprattutto i paesi a basso reddito.

Un cambiamento costoso nella catena di montaggio

Secondo quanto riferito da The Register, Liu ha rivelato che Foxconn, introducendo strumenti di AI nei propri processi di lavoro, è riuscita a far svolgere al software circa l’80% delle operazioni necessarie per preparare l’attrezzatura a un nuovo ciclo produttivo. Questa transizione avviene con una velocità che supera di gran lunga l’efficienza umana. Il presidente di Foxconn ha evidenziato che, sebbene il mix di robot e intelligenza artificiale non riesca a sostituire completamente la manodopera umana, migliora notevolmente la risoluzione dei problemi all’interno delle fabbriche.

Tuttavia, Liu ha avvertito che questo aumento di produttività è destinato a causare importanti ripercussioni nei paesi a basso reddito, definiti nel suo intervento come “low-GDP“. Ha affermato che l’AI generativa e la robotica assumeranno i ruoli precedentemente ricoperti dagli operai, suggerendo che questa evoluzione è un’opportunità per quei paesi più prosperi. La sua esortazione è rivolta ai leader dei paesi sviluppati affinché monitorino attentamente queste dinamiche in corso.

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In aggiunta a queste dichiarazioni, Liu ha svelato che Foxconn sta lavorando su una versione personalizzata dei modelli Llama 3 e 4 di Meta. Questo nuovo modello, denominato “FoxBrain“, è progettato per svolgere autonomamente compiti specifici all’interno del processo produttivo, e l’azienda ha intenzione di renderlo open-source, anche se non ha fornito una tempistica precisa.

Cosa prevede il futuro per la produzione di iPhone

Nonostante i recenti eventi geopolitici, Foxconn continua a essere il principale assemblatore di iPhone in Cina. Sebbene Apple stia espandendo la produzione in paesi come India, Vietnam e Brasile, la combinazione di competenze manifatturiere avanzate e manodopera a basso costo in Cina continua a rappresentare un’importante attrattiva per le aziende.

L’integrazione di intelligenza artificiale e robotica nei processi di produzione potrebbe rimuovere la dipendenza dalla manodopera a basso costo, consentendo a Apple di considerare la produzione in aree con costi più elevati. Tuttavia, ciò richiederebbe un cambiamento significativo da parte della Cina, che difficilmente rimarrebbe a guardare passivamente. Anche nella possibilità remota che questo avvenga, replicare l’efficienza e la scala dell’ecosistema manifatturiero cinese in altre regioni sarebbe una visione complessa.

In ogni caso, la spinta di Foxconn verso l’automazione potrebbe, nel tempo, contribuire a colmare quel divario, aprendo nuove opportunità sia per l’azienda stessa che per il settore più ampio della tecnologia. Le sfide e le opportunità sono in continua evoluzione, mentre il mondo dell’industria si prepara ad adottare un futuro sempre più automatizzato.

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