La battaglia contro le restrizioni di Apple: il CADE stabilisce nuove regole per gli sviluppatori

Il CADE del Brasile impone a Apple di rivedere le restrizioni sugli sviluppatori di app iOS, estendendo il termine per la conformità a 90 giorni e criticando le pratiche anticoncorrenziali della multinazionale.

Il 2025 si apre con una novità significativa per il settore delle app in Brasile: il CADE, l’autorità antitrust del Paese, ha preso una decisione unanime per mantenere una misura provvisoria che chiede ad Apple di rivedere le restrizioni imposte agli sviluppatori di iOS. Questa decisione è il risultato di un’indagine avviata nel 2022 in seguito a una denuncia da parte di Mercado Libre, uno dei principali attori dell’e-commerce in America Latina.

Restrizioni nell’app Store sotto i riflettori

La materia controversa riguarda la storica politica di Apple, che obbliga gli sviluppatori di app iOS a utilizzare il proprio sistema di pagamento integrato, il quale comporta commissioni che possono arrivare fino al 30%. Questa imposizione non solo limita le scelte per gli sviluppatori, ma impedisce loro di informare gli utenti su metodi di pagamento alternativi al di fuori dell’App Store, creando una situazione di svantaggio concorrenziale.

Il personale tecnico del CADE ha chiaramente evidenziato come tali pratiche siano in violazione delle leggi sulla concorrenza in Brasile. Secondo il loro parere, le restrizioni di Apple non solo riducono le opzioni disponibili per i consumatori, ma danneggiano anche gli sviluppatori, i quali si vedono costretti a cedere una parte significativa dei loro guadagni a favore della società di Cupertino.

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In base alla recente decisione dell’ente, il termine per la conformità da parte di Apple è stato esteso a 90 giorni, rispetto ai 20 precedentemente fissati. Questo allungamento rappresenta un chiaro avviso alla multinazionale affinché si adegui tempestivamente alle nuove disposizioni.

Critiche e osservazioni della commissione

Victor Oliveira, relatore del CADE, non ha risparmiato critiche all’atteggiamento difensivo di Apple, giudicando le sue argomentazioni “inconsistenti” e sottolineando che la compagnia applica le sue regole in modo selettivo ad app differenti. Oliveira ha descritto questa strategia come una forma di “tying”, un meccanismo che distorce la concorrenza a favore di Apple, estraendo entrate in modo ingiusto dagli sviluppatori.

Inoltre, il relatore ha fatto riferimento a casi simili a livello internazionale, come il noto scontro legale con Epic Games negli Stati Uniti e altre controversie emerse recentemente in Giappone, nei Paesi Bassi e nel Regno Unito. Secondo Oliveira, le giustificazioni fornite da Apple finora non sono sufficienti a sostenere la legittimità delle sue operazioni.

La posizione di Apple sulla misura provvisoria

In risposta alle critiche, Apple ha rilasciato una dichiarazione a 9to5Mac sostenendo la sua posizione. Nel comunicato, la compagnia ha affermato che l’App Store è progettato per offrire “esperienze sicure e fidate”, al contempo garantendo opportunità di business significative per gli sviluppatori in Brasile e nel mondo. La multinazionale ha evidenziato la propria presenza in un contesto di intensa competizione, affermando di contribuire all’innovazione e alla crescita economica.

Tuttavia, Apple ha espresso preoccupazione che la misura provvisoria imposta dal CADE possa compromettere la “privacy e la sicurezza” degli utenti. La società ha dichiarato il proprio impegno a continuare a difendere ciò che ritiene migliori pratiche per la protezione dei propri utenti.

Questa decisione da parte del CADE si inserisce in un contesto di crescente attenzione globale nei confronti delle regole dell’App Store di Apple, una battaglia che si intensifica sia nell’Unione Europea che negli Stati Uniti, per ora con un focus decisamente maggiore anche sul Brasile.

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