iPhone 12, il piatto forte è il processore A14 Bionic. Apple svela tutte le sue caratteristiche

apple A14 bionic
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Apple ha annunciato per la prima volta il chip A14 Bionic in occasione della presentazione dell’iPad Air, avvenuta lo scorso mese di settembre. La società con sede a Cupertino è totalmente concentrata sul lancio degli iPhone 12, che avverrà tra poche ore e che includerà anche il nuovo chip. Il vicepresidente dell’architettura della piattaforma di Apple, Tim Millet, ha condiviso maggiori informazioni sulla progettazione del chip e sulle prestazioni impressionanti di cui si parla ormai da settimane, ma anche su come Apple stia già pensando al design del chip per il futuro.

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In un’intervista rilasciata ai colleghi di Engadget assieme a Tom Boger, direttore senior del marketing dei prodotti Mac e iPad, Millet rivela molti dettagli dell’A14 Bionic, spiegando come si tratti del primo chip Apple costruito con il processo a 5 nm, con una quantità impressionante di transistor in più rispetto all’A13 (3 miliardi, ndr).

In ogni caso, il passaggio a 5nm significava che Apple aveva molti più transistor da dedicare a tutti i sistemi sul chip: 11,8 miliardi, un netto aumento rispetto agli 8,5 miliardi con cui l’azienda ha dovuto lavorare nell’A13 Bionic dello scorso anno. Come prevedibile, l’enorme aumento del conteggio dei transistor ha fornito ad Apple i bit di elaborazione extra necessari per creare core CPU e GPU significativamente più veloci ed efficienti. Ma ha anche dato ad Apple la libertà di apportare miglioramenti più sottili all’esperienza complessiva di un dispositivo.

“Uno dei modi in cui gli architetti di chip pensano alle funzionalità non è necessariamente mappare direttamente [transistor] a una funzionalità utente nel prodotto, ma consentire alla tecnologia sottostante, come il software nello stack grafico, di essere in grado di sfruttare una nuova capacità nella GPU – spiega Millet – Lo vedremo come funzionalità visiva in un gioco o in una rapida transizione nell’interfaccia utente”.

Un altro incredibile salto di prestazioni viene garantito dal Neural Engine dell’A14 Bionic, in grado di eseguire 11 trilioni di operazioni al secondo, raddoppiato rispetto ai 600 miliardi gestibili dall’A13. Un’evoluzione resa possibile dalla riprogettazione del motore neurale A14 che ora include 16 core, rispetto agli 8 core dell’A13.

“Abbiamo percepito l’opportunità di fare cose che sarebbero state impossibili da fare con un set CPU convenzionale – ha poi aggiunto Millet – In teoria potresti fare molte delle cose che il Neural Engine fa su una GPU, ma non puoi farlo all’interno di un involucro stretto e termicamente vincolato”.

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