Dopo alcune peripezie dovute soprattutto a questioni riguardanti la privacy, l’app Immuni è finalmente disponibile per il download. Si tratta dello strumento scelto dal governo italiano per il tracciamento contatti, in modo tale da arginare in maniera ancora più efficace il contagio da coronavirus.
Immuni può essere scaricata da tutti sugli store Apple e Google, ma il sistema sarà attivo per i primi giorni sono in alcune Regioni, dove viene avviata una sorta di sperimentazione. Le Regioni scelte sono Abruzzo, Marche, Puglia e Liguria, dove il sistema di notifiche è già attivo. Ma quando sarà possibile avere Immuni funzionante in tutta Italia? Probabilmente la sperimentazione durerà una settimana o al massimo una decina di giorni, pertanto entro la metà di giugno la diffusione su scala nazionale dovrebbe giungere a completamento.
Per quanto riguarda la sua efficacia, come già spiegato da diversi esperti del settore dipenderà molto da quante persone decideranno di scaricarla e installarla sul proprio smartphone. Il sistema scelto per il tracciamento dei contatti è il Bluetooth, che va ovviamente attivato sul telefono. Con Immuni sarà quindi possibile segnalare subito l’innesco di un eventuale focolaio da Covid-19, in modo tale da intervenire immediatamente per circoscriverlo ed evitarne l’estensione.
Ma quanti italiani sono realmente disposti a scaricare e installare Immuni? Stando ad un recente sondaggio commissionato da Public Affaris Advisors e realizzato da Emg più della metà dei cittadini italiani si mostra ancora diffidente nei confronti dell’app scelta dal Governo. Soltanto il 16% del campione si dice certo di voler installare l’applicazione, mentre il 24% dice che non la installerà affatto. La disponibilità al download di Immuni viene data complessivamente dal 44% delle persone intervistate.