Occhi puntati sul tanto discusso Face ID su iPhone X: riuscirà a soppiantare il già rimpianto Touch ID e diventare l’unica tecnologia di rilevamento biometrico sui prossimi melafonini? Ming-Chi Kuo di KGI Securities delinea uno scenario davvero interessante.
Sarà, di certo, il leit-motiv che accompagnerà l’iPhone X durante i prossimi mesi: il Face ID riuscirà a soddisfare le aspettative degli utenti e, di conseguenza, mantenere le aspettative (altissime) riposte da Apple? Per molti è stato un salto nel vuoto quello compiuto da Cupertino: rinunciare totalmente al Touch ID potrebbe essere in effetti una mossa troppo azzardata. Eppure è uno scenario che potrebbe ripetersi anche il prossimo anno.
Il sensore per le impronte digitali è stato messo, d’altronde, in “naftalina”; potrebbe però restarci per sempre, stando ad un report pubblicato oggi da KGI Securities a firma del sempre beninformato Ming-Chi Kuo. Tutto dipenderà dai feedback che Apple riceverà nei prossimi mesi dal suo pubblico: l’impatto della nuova tecnologia sarà un momento decisivo, ad oggi sono ancora tanti i dubbi che l’accompagnano e i problemi avuti da Federighi durante la presentazione della scorsa settimana (clicca qui per saperne di più) non hanno di certo contribuito a tranquillizzare gli animi.
Secondo Kuo, comunque, la presenza del Face ID e della TrueDepth Camera sugli iPhone che verranno lanciati nel 2018 non è in discussione. Apple valuterà solo quella del Touch ID, sperando che il riconoscimento del volto si riveli particolarmente efficace, evitando quindi di dover cercare a tutti i costi una soluzione al posizionamento del Touch. Scartata definitivamente quella che portava ad una presenza sul retro, l’unico scenario possibile in questo senso è quello che porta all’integrazione sotto il display. Una soluzione che per Cupertino sarebbe notevolmente più complicata rispetto ai competitors, considerato che il modulo del 3D Touch è sensibilmente più grande rispetto a quello “solito” del lettore di impronte digitali.