Il mese scorso l’attuale presidente di Huawei, Guo Ping, ha spiegato come la carenza di chip abbia rappresentato il problema più grande per il produttore con sede a Shenzhen. Nel mese di maggio, infatti, gli Stati Uniti hanno annunciato un cambiamento nelle regole di esportazione che impediscono a una fonderia che utilizza una tecnologia basata negli Stati Uniti di spedire chip all’avanguardia a Huawei. Tra questi sono compresi anche i chip Kirin.
“Come tutti sappiamo, i chip per i telefoni cellulari richiedono una tecnologia avanzata perché sono di dimensioni ridotte e hanno un basso consumo energetico – aveva detto ad agosto Guo Ping – Huawei può progettare il proprio chip ma nessuno può fabbricarlo per noi, ed è lì che ci blocchiamo”. Tuttavia, Huawei sembra aver trovato una soluzione per la prossima serie P50, che avrà nel comparto foto il suo punto forte.
Normalmente rilasciata intorno al primo trimestre dell’anno, la serie P di quest’anno è stata protagonista in questo 2021 di un lancio “diviso”: il P50 Pro è stato infatti lanciato ad agosto, mentre il P50 dovrebbe finire sui mercati entro questo mese. Huawei ha trovato il modo di attenersi alla nuova regola di esportazione pur continuando a dotare i suoi nuovi top di gamma di un chip dalle grandi prestazioni e all’avanguardia. La linea P50 è infatti alimentata con un SoC Snapdragon 888 prodotto da Samsung Foundry, utilizzando il nodo di processo a 5 nm.
Si tratta dello stesso chip che alimenta alcuni importanti smartphone Android, come ad esempio il Galaxy S21, il Galaxy Z Fold 3 e il Galaxy Z Flip 3. Ma la differenza sta nel fatto che Qualcomm vende questo componente a Huawei senza supporto per il 5G. Come emerso in un post pubblicato da Digital Chat Station sulla piattaforma social Weibo, infatti, Huawei ordinerà versioni 4G anche del chipset Snapdragon 778G per i suoi telefoni “non top di gamma”, come ad esempio la presunta serie Nova 9. E non è tutto, perché quando Qualcomm presenterà ufficialmente Snapdragon 898 (presumibilmente all’inizio del prossimo anno, ndr) Huawei potrà utilizzare una versione 4G di quel chip per alimentare i suoi top di gamma del 2022.
Tra questi dovrebbero esserci anche i telefoni della linea Mate 50, che doveva essere ufficializzata durante il quarto trimestre di quest’anno ma alla fine è stata posticipata al 2022.
L’ultimo chip progettato da Huawei per essere implementato su un telefono del gigante di Shenzhen è stato il SoC Kirin 9000, utilizzato per alimentare le linee P40 e Mate 40 rilasciate lo scorso anno dall’azienda cinese. Il chip è stato prodotto da TSMC utilizzando il nodo di processo a 5 nm della fonderia. Huawei era il secondo cliente di TSMC dopo Apple, prima che arrivasse il “ban” statunitense e la definizione di Huawei come “minaccia per la sicurezza nazionale”.