Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, Google preferisce che gli utenti utilizzino con coscienza i propri smartphone, senza eccedere, con delle pause che consentano alle persone di occuparsi anche di altro durante la giornata. Non è certo un caso se è stata proprio Google ad impegnarsi a fondo all’iniziativa Digital Wellbeing (Benessere Digitale), implementata nel 2018 con il lancio di Android 9 Pie, che si pone come obiettivo proprio quello di evitare che gli utenti diventino “schiavi” dello smartphone.
BigG ha intenzione di continuare su questa strada, e lo dimostra il lancio di tre nuove app sperimentali che spingono verso un uso più “sano” dello smartphone.
Le nuove app, individuate per la prima volta da Android Police, possono essere già scaricate e installate. La prima di queste applicazioni è Envelope, che per ora funziona solo con Google Pixel 3a. L’app consente di stampare un PDF speciale, piegarlo in una busta e posizionarci lo smartphone. La busta è progettata in modo tale da consentire l’accesso solo alla tastiera e alla fotocamera, evitando così un utilizzo “sfrenato”.
Le altre due app sono Activity Bubbles e Screen Stopwatch, che funzionano entrambe su una vasta gamma di smartphone Android. Activity Bubbles crea una nuova “bolla” che viene posizionata sullo schermo quando si sblocca il telefono. Più a lungo rimane acceso il dispositivo, più grande diventa la bolla. Le “bolle” si resettano alla fine della giornata, ma l’obiettivo è far sapere all’utente quanto tempo ha passato con il telefono.
Screen Stopwatch, invece, consiste in un grande timer sullo schermo che informa l’utente del tempo in cui il dispositivo è sbloccato con lo schermo acceso. Come Activity Bubbles, il timer si reimposta a fine giornata.
Le ultime due app sono state sviluppate da Google Creative Lab, la divisione del colosso di Mountain View dedicata proprio allo sviluppo di app sperimentali.