I SoC (System-of-Chip, ndr) personalizzati, al giorno d’oggi, sono ormai una rarità nel mercato dei dispositivi mobili, anche se mantengono una certa presenza negli smartphone top di gamma.
I SoC di Qualcomm dominano il settore degli smartphone, mentre i SoC di MediaTek fungono da alternativa a basso costo. Nella fascia alta, Huawei e Samsung continuano a creare SoC personalizzati per i propri telefoni. I tre principali produttori di smartphone, ovvero Apple, Samsung e Huawei, oggi usano tutti SoC personalizzati (anche se Samsung vende i suoi telefoni di punta con processori Snapdragon in alcuni mercati).
Google da tempo coltiva l’ambizione di competere con i colossi che operano nel mercato degli smartphone, ma per una serie di ragioni i telefoni Pixel non riescono proprio a “sfondare”, nemmeno dopo tre anni e mezzo dal lancio del primo prodotto. Di recente, alcuni “leak” hanno mostrato che Google Pixel 5 potrebbe essere alimentato con un processore Qualcomm Snapdragon 765 di fascia media invece della tradizionale scelta di fascia alta, in questo caso Snapdragon 865. Ma l’anno prossimo le cose potrebbero diventare ancora più interessanti.
Negli ultimi due mesi, ETNews e Clien.net, due siti sudcoreani, hanno entrambi riferito che Google potrebbe sviluppare il proprio SoC per alimentare le versioni future dei Google Pixel. Un dettaglio che è stato appena confermato da Axios, che riferisce come Google abbia fatto “progressi significativi” nello sviluppo del proprio processore, che andrebbe ad alimentare anche i Chromebook.
I dettagli su questo chip sono al momento molto scarsi. Il nome in codice pare sia “Whitechapel”, e sembra sia stato progettato in collaborazione con Samsung. Secondo l’articolo, per produrre i chip verrebbe utilizzato il processo all’avanguardia a 5 nm di Samsung.
Axios afferma che nelle ultime settimane Google ha ricevuto le prime versioni del chip, anche se non lo vedremo sui telefoni Pixel almeno fino al prossimo anno. Il chip avrà un processore ARM a 8 core (probabilmente con due Cortex-A78 + due Cortex-A76 + quattro core Cortex-A55) e includerà anche l’hardware ottimizzato per la tecnologia di apprendimento automatico di Google. Una parte sarà inoltre dedicata al miglioramento delle prestazioni e delle capacità “sempre attive” di Google Assistant. In termini di GPU, ci si aspetta che includa un IP standard (GPU Mali) di ARM.