Google Play Store ospita un numero molto più alto di app rispetto alla sua controparte iOS. La motivazione va ricercata soprattutto nel processo di invio delle app di Apple, che è decisamente più “rigoroso” rispetto a quello stabilito da BigG.
A causa delle politiche “leggere” di Google, il Play Store è pieno zeppo di app secondarie, molte delle quali poco sicure o portatrici di pubblicità sgradita. Nel tentativo di ripulire il Play Store, Google continua a rimuovere app che violano le sue norme o possono dare noie di qualsiasi tipo.
Nell’aprile dello scorso anno è emerso che diverse app popolari sul Play Store stavano abusando delle autorizzazioni e commettendo frodi pubblicitarie: tra queste, anche applicazioni di editori come DO Global e Cheetah Mobile. Google ha rimosso queste app dal Play Store e ha vietato DO Global. Tuttavia, il divieto non sembra aver avuto molto effetto su Cheetah Mobile.
Per questo motivo, stando a quanto riportato da BuzzFeed News, Google ha rimosso circa 600 app dal Play Store e ha bandito i propri sviluppatori per frodi pubblicitarie e annunci invasivi. Non a caso, tra gli sviluppatori colpiti dal “ban” c’è proprio il famigerato Cheetah Mobile.
Dopo aver constatato il fallimento della linea “morbida”, stavolta il gigante di Mountain View ha deciso di rimuovere tutte le app di Cheetah Mobile dalla piattaforma. In una dichiarazione rilasciata alla stampa, Per Bjorke, senior product manager di Google per la qualità del traffico pubblicitario, ha precisato che le app rimosse – installate più di 4,5 miliardi di volte, ndr – prendevano di mira soprattutto gli utenti di lingua inglese e provenivano principalmente da sviluppatori con sede in Cina, Hong Kong, Singapore e India. Bjorke non ha menzionato app o sviluppatori specifici, ma ha affermato che molte delle app vietate erano utility o giochi.