Google Pixel 6 e 6 Pro potenti come i Samsung Galaxy S21?

google pixel 6 pro
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L’attesa per i nuovi telefoni di Google è davvero molto alta, senza dubbio più elevata rispetto a quella che ha caratterizzato le settimane precedenti all’ufficializzazione dei Google Pixel 5 nel 2020. Buona parte del merito è proprio di BigG, che è riuscita ad aumentare l’hype nei confronti di Pixel 6 e Pixel 6 Pro, e anche di una serie di indiscrezioni trapelate di recente che hanno svelato dei particolari molto interessanti in termini di design, fotocamere e hardware.

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Proprio su quest’ultimo aspetto si sono concentrate anche le ultime voci, dato che Google sembra intenzionata a sviluppare il cosiddetto SoC “Whitechapel” (è ancora un nome in codice, ndr) per ridurre la sua dipendenza da Qualcomm, il produttore USA che alimenta la stragrande maggioranza dei telefoni Android con processori Snapdragon di fascia bassa, media e alta. Tuttavia, i rumors rivelano anche che Samsung è coinvolta nel processo di produzione del chip.

D’altronde, la piattaforma Whitechapel basata su un processo produttivo a 5nm particolarmente potente (che è solo un nome in codice, ricorda) dovrebbe abbinarsi ad una CPU sconosciuta con la GPU Mali-G78, come scoperto dagli utenti dell’ormai celebre (e affidabilissimo) forum di sviluppatori XDA.

Se confermata, si tratterebbe della stessa unità di elaborazione grafica basata su ARM utilizzata sui Galaxy S21, S21 + e S21 Ultra di Samsung al di fuori degli Stati Uniti. Per farla breve, saremmo di fronte ad uno dei componenti principali dell’Exynos 2100 che alimenta i Galaxy S21 “internazionali”, il che suggerisce ulteriormente come Pixel 6 e 6 Pro possano davvero presentarsi come due dei migliori telefoni sul mercato sotto ogni punto di vista.

Chiaramente al momento non possiamo sapere se la GPU Mali-G78 che dovrebbe caratterizzare Pixel 6 e 6 Pro condividerà le stesse identiche specifiche che abbiamo avuto modo di vedere (e testare) sulla GPU presente nei telefoni della serie S21 del gigante di Seul.

Quanto può arrivare a costare il Pixel 6 Pro con 5G?

Queste ultime voci rafforzano la convinzione che i nuovi telefoni Google saranno davvero degli ottimi prodotti, e che pertanto costeranno anche un pò di più. Stiamo parlando di dispositivi di fascia alta (per non dire altissima) da 6,4 e 6,7 pollici, che saranno resi disponibili il prossimo autunno in una serie di accattivanti combinazioni di colori. Ad oggi è impossibile fare qualsiasi tipo di ipotesi plausibile sui prezzi, almeno finchè i dettagli sull’eventuale processore personalizzato non saranno più chiari.

Tuttavia, volendo immaginare un Pixel 6 Pro curvo con un sistema di fotocamere posteriori triplo – incluso uno sparatutto principale da 50 MP e una sorta di obiettivo periscopico – uno schermo a 120 Hz con risoluzione Quad HD, una capacità della batteria di 5.000 mAh, una tecnologia di riconoscimento delle impronte digitali in-display e infine il supporto mmWave 5G, sarebbe già tanto se Google riuscisse a mantenere il prezzo di partenza al di sotto dei 1.000 euro.

 

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