Oggi è arrivata la certificazione FCC per Google Pixel 2 XL: assieme alla variante standard rappresenterà la seconda generazione degli smartphone targati Mountain View. Ecco perché non c’è particolare entusiasmo attorno alla presentazione in programma il prossimo 4 ottobre.
No, la seconda generazione di Google Pixel non dovrebbe essere in grado di riscattare i risultati di certo non soddisfacenti ottenuti lo scorso anno. E’ ovviamente una provocazione, considerato che per conoscere Google Pixel 2 e Pixel 2 XL dovremo attendere altre tre settimane, ma non ci sono indizi di un deciso cambio di rotta rispetto al passato.
Per prima cosa, l’attualità: Google Pixel 2 XL ha oggi ricevuto la certificazione FCC che conferma, una volta di più, la produzione affidata a LG. Il nome in codice è ZNFG011C, mentre Google Pixel 2 (prodotto da HTC, la denominazione è ZNFG011A) era stato già certificato lo scorso mese dall’ente statunitense. Oggi è arrivata di fatto anche l’ufficializzazione della data di presentazione: a Boston è apparso un panello pubblicitario firmato Google, con un claim che di certo non passa inosservato (“Chiedi di più al tuo smartphone”) e con il riferimento esplicito al prossimo 4 ottobre.
Il problema è che dai leak emersi nelle scorse settimane si è potuto constatare che Google ha scelto la strada della continuità, dal punto di vista estetico, per i suoi Pixel. In un 2017 caratterizzato da display sempre più estremi e privi di cornici, addirittura da un cambio dell’aspect ratio (sempre più produttori si affidano al 18:9) e da tecnologie atte a mettere in evidenza i meravigliosi pannelli OLED e simili (Samsung, LG, Xiaomi e tanti altri hanno già intrapreso questo cammino), Google Pixel 2 dovrebbe arrivare con un form factor che avrebbe fatto fatica a destare interesse anche un anno fa. Nemmeno con la variante XL dovrebbe arrivare la tanto attesa “rivoluzione”: la vera differenza con la versione standard dovrebbe essere soltanto quella legata alle dimensioni (4.97 pollici contro 5.99) e probabilmente ad una leggera riduzione delle cornici laterali.
Certo, dal punto di vista hardware e software qualcosa d’interessante dovrebbe arrivare: Snapdragon 835 a bordo (smentito l’arrivo dell’836 che probabilmente non sarà mai prodotto da Qualcomm), 4 GB di memoria RAM, 64 o 128 GB di storage interno, fotocamera posteriore da 12 MP con stabilizzazione elettronica, Android 8 Oreo pre-installato e certificazione IP68. Senza però dimenticare che altre polemiche potrebbero arrivare dalla mancanza del jack audio da 3.5 mm. Insomma, all’orizzonte non c’è il sereno. Vedremo se Google Pixel 2 saprà sorprenderci.