Google Maps, il famoso sito di mappe e navigatore di fiducia di gran parte degli utenti mondiali, conosce ogni via e ogni dettaglio di molte città del mondo per non dire di tutte.
Ma esistono ancora luoghi poco esplorati e poco conosciuti dall’uomo: i mari e gli oceani, e questi sono il prossimo obiettivo di Google.
Google in collaborazione con la fondazione Catlin Seaview Survey, sta lavorando alla ricostruzione e alla mappatura di alcune grandi barriere coralline.
Le attuali mappature sono fatte da personale esperto, ma l’obiettivo di Google, oltre a quello di estendere le proprie mappe a barriere coralline, mari e oceani, è quello di creare una versione marina della google car che permetta di mappare autonomamente i fondali con immersioni autonome della durata minima di 12 ore.
Attualmente gli operatori usano 4 fotocamere appositamente progettate e realizzate da Google al modico prezzo di 50.000 dollari l’una.
Aspettiamo con ansia il futuro “Google Sea” e le riprese dei fondali e dei “mostri marini”.