Sono ormai noti a tutta la pop culture i Google Glass, smartglass firmati nientemeno che da Big G in persona. Per una serie di scelte infauste, non sono stati ben visti dal pubblico. Ma per Google è giunto il momento di dar loro nuova vita
Google Glass, al via il secondo tentativo
Sono state spese numerose parole riguardo i Google Glass, probabilmente un progetto che a Mountain View, per certi aspetti, risulta ben più difficile della creazione di un’intelligenza artificiale, per via di certe ritrosie culturali che portano gli utenti a non apprezzare quanto si dovrebbe un modello di smartglass improntato al futuro. Lentamente ma inesorabilmente, questo progetto si è lasciato così morire, a causa della fuga di sviluppatori ed appassionati che fino a non molto tempo fa avevano investito molte risorse su questo accessorio.
Tuttavia, Google non si è data per vinta: quello che inizialmente veniva spacciato come un progetto abbandonato, è tornato in considerazione grazie all’apporto di nuovo hardware, a cui -secondo recenti indiscrezioni- provvederà nientemeno che da Intel, che si presenta così all’appello con l’appuntamento dedicato ai wearables. Il Wall Street Journal sembra dare conferma di questo interessante sodalizio: i chip prodotti da uno dei più grandi manufacturer del mondo andranno a sostituire quelli attuali, forniti da Texas Instruments; di certo validi ma non sufficienti ad aiutare le mire espansionistiche di Google Glass, prodotto che vorrebbe trovare vaste fasce d’uso anche in ambienti diversi dal semplice svago, prevedendo un’interazione con la Augmented Reality.
Ci avviciniamo quindi ad un ripensamento definitivo dei Glass? Ce lo auguriamo, affinché gli utenti possano sempre più avvicinarsi a questo modo di interagire con la realtà, e naturalmente con la virtualità.