Google deve pagare una multa da 17 mln di Dollari per il Safari Gate!

google costretta a pagare 17 mln di dollari a 37 stati americani
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google costretta a pagare 17 mln di dollari a 37 stati americani

L’anno scorso Google è stata condatta a pagare la più grande multa nella storia dell’FTC ai danni di una singola compagnia: si parla di ben 22.5 milioni di dollari in seguito alla scandalo Safari Gate.




Google è accusata di aver introdotto dei cookies sui dispositivi degli utenti Safari nel momento in cui visitavano siti pubblicizzati dal network DoubleClick: il periodo increminato è il 2011 e la prima parte del 2012. Google ha sempre affermato di non collezionare in alcun modo i dati personali degli utenti.

Nella giornata di ieri, Google ha concordato insieme a 37 stati americani e al District of Columbia un risarcimento pari a 17 milioni di dollari per rimediare alla vicenda e chiudere questo capitolo.

Un dipendente di Google, in merito a questo problema, ha affermato:

“We work hard to get privacy right at Google and have taken steps to remove the ad cookies, which collected no personal information, from Apple’s browsers. We’re pleased to have worked with the state attorneys general to reach this agreement.”

In parole povere ammette l’esistenza di questi cookies ma nega che abbiano collezionato dati dagli utenti Safari: nonostante ciò sono felici di aver chiarito la vicenda e di aver trovato un accordo con gli stati americani.

Eric Schneiderman, Attorney General dello Stato di New York (una sorta di procuratore tanto per fare un parallelo con la realtà italiana), ha affermato:

“Consumers should be able to know whether there are other eyes surfing the web with them. By tracking millions of people without their knowledge, Google violated not only their privacy, but also their trust. We must give consumers the reassurance that they can browse the Internet safely and securely. My office will continue to protect New Yorkers from any attempts to deliberately expose their personal data.”

Eric è soddisfatto dell’accordo raggiunto in quanto ha dimostrato come il proprio ufficio e quello dei suoi colleghi ha a cuore la privacy dei propri cittadini e faranno di tutto per garantire i loro diritti.

Ritornando a Google, l’azienda si impegna a rispettare questi punti (per conoscere tutti gli altri vi consiglio di leggere il documento ufficiale):

  • Not deploy the type of code used in this case to override a browser’s cookie blocking settings without the consumer’s consent unless it is necessary to do so in order to detect, prevent or otherwise address fraud, security or technical issues.
  • Not misrepresent or omit material information to consumers about how they can use any particular Google product, service, or tool to directly manage how Google serves advertisements to their browsers.
  • Improve the information it gives consumers regarding cookies, their purpose, and how the cookies are managed by consumers using Google’s products or services and tools.
  • Maintain systems designed to ensure the expiration of the third-party cookies set on Safari Web browsers while their default settings had been circumvented.

 

Cosa ne pensate di questa vicenda? Crediate debba essere presa come modello per salvaguardare la nostra privacy online? Fatecelo sapere attraverso i commenti!

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