Abbiamo partecipato al Google Cloud Next, tenutosi a Milano la scorsa novità: ecco il punto della situazione su Machine Learning e Cloud
Settimana scorsa ho avuto il piacere di essere invitato al Google Cloud Next 2017, tenutosi in quel di Milano.
Si è trattato di un evento dedicato principalmente a sviluppatori e partner commerciali, nei quali le figure di spicco di Google, in Italia e in Europa, hanno parlato dei traguardi raggiunti dall’azienda di Mountain View negli ultimi anni.
Gli oltre 1500 partecipanti (un record, almeno in Italia, per gli eventi di Big G) si sono senz’altro fatti un’idea più chiara della “potenza” dell’offerta dell’azienda, che vanta al momento oltre 13 mila partner grazie ai quali è in grado di proporre i propri servizi e le proprie app Business a qualsiasi tipo di azienda, a prescindere da dimensioni e organizzazione interna.
Google Cloud Next Milano: il report dell’evento
Il cloud è stato uno degli argomenti più discussi dell’ultimo decennio senza ombra di dubbio e qualsiasi persona, anche non tecnica, è in grado di cogliere le potenzialità. Si fa a meno di soluzioni scomode per l’archiviazione dei dati e la loro condivisione, sfruttando il crollo dei prezzi per lo storage online offerto da aziende come Google, Microsoft, Apple e Amazon.
Nonostante i vantaggi evidenti ci sono ancora delle diffidenze importanti riguardanti questo cambio di approccio. I motivi? Il principale è la sicurezza! Non avere più i dati in casa porta le persone a diffidare del cloud: la sensazione di possesso e controllo, d’altronde, dà un senso di sicurezza non indifferente.
In questo caso, però, avere i dati in-house non è sinonimo di sicurezza. Un colosso come Google assume esperti, spesso aventi dottorati di ricerca in materia, e collabora con le università leader nell’IT-Security al fine di migliorare la sicurezza del proprio cloud. Si va dall’anonimizzazione dei dati mediante API apposite (Data Loss Prevention API, che anonimizzano messaggi e porzioni di foto sensibili contenenti carte di credito, dati anagrafici ecc) alla sicurezza degli accessi (mediante autenticazione a due fattori), passando per chip appositi per stabilire i livelli di fiducia (Titan) e la sicurezza fisica dei propri datacenter (120 guardie in media per ogni centro).
L’azienda californiana ci ha tenuto a sottolineare come i servizi offerti al grande pubblico non girino su server diversi da quelli utilizzati internamente: i dipendenti Google hanno accesso agli stessi servizi di Machine Learning e utilizzano gli stessi standard di sicurezza disponibili ad aziende e utenti consumer.
Proprio il Machine Learning, oltre alla sicurezza dei dati, è stato uno dei temi di questo evento. Questa branca dell’intelligenza artificiale è al centro dell’attenzione da anni, complice anche il fenomeno dei Big Data. Le aziende hanno a disposizione grosse quantità di dati e quando queste vengono raccolte e conservate in appositi database, che devono essere persistenti, flessibili (i dati possono avere diversi formati) e facilmente scalabili, allora si potranno applicare gli algoritmi di Machine Learning per molteplici scopi (marketing, ottimizzazione della produzione e qualsiasi altro tipo di attività che richieda una massiva analisi dati).
La proposta di Google in ambito ML sfrutta anch’essa le potenzialità di Google Cloud. I Machine Learning Services permetteranno a qualsiasi sviluppatore di incorporare nelle proprie creazioni strumenti per l’analisi di immagini, video, testi e molto altro. Questi strumenti sono frutto dei training realizzati con migliaia, se non milioni, di dati e raggiungono livelli di accuratezza ottimi per la maggior parte degli scopi.
Qualora aveste qualche domanda da farci in merito a questo evento non esitate a commentare! Cercheremo di rispondervi il prima possibile in maniera esaustiva.
Comunicato stampa del Google Cloud Next 2017
Oltre alle nostre impressioni vi alleghiamo anche il breve comunicato stampo rilasciato dall’ufficio PR Google:
Google Cloud Next, l’evento globale sul futuro del cloud
Machine learning, analisi ed elaborazione dati, sicurezza delle infrastrutture e dei processi, sviluppo di applicazioni e strumenti di collaborazione e condivisione sono i temi al centro dell’evento di Google dedicato al cloud per le aziende di ogni dimensione e settore
Milano, 27 giugno 2017 – Arriva oggi in Italia Google Cloud Next, l’evento globale di Google dedicato al cloud, con oltre 1.000 partecipanti tra dirigenti, manager, decision maker IT, sviluppatori, partner e Google Engineer per fare un punto sull’evoluzione dei servizi di Google Cloud e conoscere le migliori storie di successo italiane e internazionali.
La tecnologia e l’approccio di Google Cloud sono il risultato di un impegno volto a ideare, sviluppare e perfezionare strumenti e servizi innovativi dedicati al mondo aziendale, che culmina nel recente investimento triennale di 30 miliardi di dollari in asset durevoli[1]. Sono oltre 3 milioni le aziende nel mondo che oggi utilizzano Google Cloud, dalle grandi multinazionali alle startup, grazie a un’offerta differenziata che va dagli strumenti di produttività aziendale a soluzioni per l’analisi ed l’elaborazione di grandi quantità di dati.
Per Google, cloud computing significa velocità, agilità, collaborazione, consapevolezza e trasparenza, con il machine learning alla base di tutto. Un’azienda tecnologica deve essere esperta di reti, mobilità, sicurezza, gestione dei dati e affidabilità, con un’offerta a basso costo e ad alte prestazioni su scala globale. Google ha guidato l’innovazione in molti di questi campi e li ha riuniti in Google Cloud, che oggi serve più di 1 miliardo di utenti unici ogni giorno.
Insieme alle testimonianze di clienti come Barilla, Sky Italia, Cattolica Assicurazioni e Lastminute.com, a presentare la prospettiva globale di Google Cloud saranno Sebastien Marotte, VP EMEA di Google Cloud, e Miles Ward, Director Global Solutions.
“lastminute.com group, dopo aver esplorato applicazioni e strategie collegate all’utilizzo di tecnologie come l’Intelligenza Artificiale e il Machine Learning, vuole fare tesoro dell’esperienza accumulata e rendere industriale un approccio che fino ad oggi è stato sperimentale. Google Cloud platform è la piattaforma che abbiamo scelto per eseguire il “bootstrap” di questo nuovo approccio, orientato a rendere l’esperienza dei nostri clienti e visitatori sempre più rilevante.”
Filippo Onorato, CIO, lastminute.com Group
I temi della giornata, articolati in 20 sessioni, spaziano dal machine learning (computer vision, modelli predittivi, elaborazione del linguaggio naturale e riconoscimento vocale, elaborazione video) all’analisi ed elaborazione dati (Hadoop, Spark, BigQuery, Cloud Dataflow, Cloud Dataproc, Cloud Datalab, Cloud ML), dallo sviluppo di applicazioni (App Engine, Container Engine, Firebase) agli strumenti di produttività (G Suite, Gmail, Drive, Hangout), dalla sicurezza delle infrastrutture (Titan, Security Key Enforcement, Detective PII) alla gestione dei dispositivi e dei sistemi operativi (Chrome, ChromeOS e Android).