Google Assistant è uno degli strumenti che gli utenti hanno apprezzato maggiormente negli ultimi tempi. Tuttavia, BigG sa bene che ci sono ancora diversi aspetti che possono essere migliorati, specialmente in termini di gestione e controllo dei dispositivi che si trovano dentro casa.
Per poter gestire una casa completamente intelligente, bisogna essere in grado di supportare sia i comandi vocali sia l’automazione passiva basata sui sensori. L’avanzata degli assistenti vocali ha prestato molta attenzione alla prima, ma ha trascurato la seconda. Ora sembra che Google stia muovendo i suoi primi passi anche verso quest’altro aspetto, aggiungendo il supporto per sensori e rilevatori di fumo.
Ad affermarlo è il sito Android Police, che rivela come il gigante di Mountain View stia per implementare sul proprio Assistente anche alcuni sensori molto importanti, tra cui quello dedicato al rilevamento dell’umidità e un altro che invece segnala la presenza di fumo dentro casa.
Tuttavia, non si tratta di sensori che funzionano autonomamente. Per capirci, questi nuovi strumenti si attivano solo in seguito ad una precisa domanda dell’utente. Pertanto, non è ancora possibile impostare avvisi passivi e avere così una piena automazione dell’Assistente, ma l’impressione è che il percorso avviato da Google vada proprio in quella direzione.
La novità annunciata da Google è stata già salutata in maniera estremamente positiva dagli sviluppatori e dai vari produttori di dispositivi di terze parti, che non possono non apprezzare l’aggiunta del supporto di Google Assistant per i loro dispositivi basati su sensori.
Un’altra miglioria di grande importanza per Google Assistant, che nei mesi scorsi aveva aumentato la sua capacità di riconoscimento di lingue diverse (44 in tutto, ndr) arrivando a fornire risultati precisi in tempo reale. Una funzionalità che fa la differenza specialmente per coloro che viaggiano molto all’estero o lavorano in ambienti multiculturali.