Gilmour Space, una startup australiana supportata da investitori, sta per fare la storia con il lancio del suo razzo Eris. Questo evento segna il primo tentativo di portare un razzo, progettato e costruito integralmente in Australia, in orbita. L’importanza di questo lancio non è solo tecnologica, ma anche simbolica per l’industria spaziale australiana, in rapida espansione.
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L’imminente lancio dalla costa del Queensland
Il razzo Eris di Gilmour Space sarà lanciato da un’installazione privata situata lungo la remota costa nord-orientale dell’Australia. La finestra di lancio si estende per dieci ore nella giornata di giovedì, ora locale, e corrisponde al periodo compreso tra le 5:30 pm EDT di mercoledì e le 3:30 am EDT di giovedì negli Stati Uniti. Pur essendo una prova, questo lancio segna un passo significativo nel percorso verso l’orbita per il paese.
Il volo inaugurale dell’Eris è concepito principalmente come un test. I motori del razzo sono già stati collaudati e nel corso dello scorso anno è stata effettuata una prova di conto alla rovescia, che ha portato il team a caricare il propellente e a rimanere a soli dieci secondi dal lancio effettivo. Tuttavia, Gilmour ha sottolineato su LinkedIn che “i lanci di prova sono complessi”. Le condizioni meteorologiche, i controlli dei sistemi e possibili problemi tecnici potrebbero far slittare il volo, talvolta di ore, giorni o anche più a lungo.
La squadra dietro Gilmour Space
Fondata nel 2012 dai fratelli Adam e James Gilmour, l’azienda ha visto i suoi fondatori muoversi nel campo spaziale dopo esperienze professionali in ambito bancario e marketing. Oggi, Gilmour Space conta oltre 200 dipendenti, perlopiù ingegneri e tecnici, molti dei quali sono neolaureati. Accanto ai giovani talenti, ci sono anche alcuni veterani del settore spaziale provenienti da aziende come Rocket Lab e Airbus, che portano con sé preziosa esperienza.
La startup ha raccolto circa 90 milioni di dollari di finanziamenti, principalmente da fondi di venture capital, per portare il primo razzo Eris sulla piattaforma di lancio. Parte di questo finanziamento ha coperto anche i costi di costruzione del Bowen Orbital Spaceport, situato nello stato del Queensland. Oltre ai razzi, Gilmour sta sviluppando una piattaforma satellitare, che potrebbe essere lanciata sia con l’Eris che con razzi di aziende estere.
Un razzo con un design innovativo
Il razzo Eris rappresenta il fulcro dell’attività di Gilmour. Progettato per trasportare piccoli satelliti in orbita, Eris si erge per 25 metri ed è dotato di un design unico, diverso da quello degli attuali razzi in commercio. Questo razzo presenta tre stadi, ognuno dei quali è alimentato da motori ibridi che bruciano un carburante solido proprietario mescolato con un ossidante liquido.
Questa configurazione non solo distingue Eris da altre soluzioni, ma offre anche potenziali vantaggi in termini di efficienza e prestazioni. Con un occhio sempre puntato all’innovazione, Gilmour Space mira a sfruttare la crescente domanda di lanci spaziali commerciali, proponendo un’alternativa valida nel panorama della tecnologia spaziale.