Gamestop, la famosa compagnia di negozi di videogames e console, è stata multata dall’AGCM per una serie di pratiche commerciali considerate scorrette.
La filiale italiana di Gamestop dovrà pagare la cifra di 168 mila euro a causa di pratiche scorrette. L’AGCM, il Garante della concorrenza e del mercato, ha infatti notato una serie di scorrettezze nelle attività di comunicazione di Gamestop.
L’AGCM dopo alcuni anni di indagini, iniziate nel 2009, ha rilevato che numerosi clienti sono caduti nelle “informazioni non veritiere” sui prezzi delle console e sulle clausole del diritto di recesso offerti dalla nota compagnia di negozi, a cui si aggiungono alcuni servizi non richiesti dai clienti ma erogati ugualmente nonostante l’assenza dell’esplicita richiesta.
Vi riportiamo un esempio citato dalla nostra AGCM:
“il caso della console Xbox 360 Pro venduta a soli 99 euro portando la “vecchia PS2 + memory card originale PS2 + 5 giochi PS2 oppure 4 giochi PS3/XBOX360/Wii”
In questi casi le restrizioni e le limitazioni erano portate alla fine dei volantini, rendendo di fatto l’adesione e la comprensione dell’offerta complicata, restrizioni che parlavano di giochi specifici definibili top di gamma, ovvero i più famosi e ricercati nel mondo dell’usato.
L’AGCM continua dicendo:
“Inoltre, il professionista avrebbe diffuso nel mese di maggio 2012 presso i propri negozi e sulla confezione dei prodotti un messaggio che pubblicizza la possibilità di ottenere videogames di ultima generazione al prezzo promozionale di 19,90 euro consegnando due videogiochi usati. Invero, contrariamente a quanto lascerebbe intendere il messaggio, il prezzo pubblicizzato verrebbe praticato esclusivamente con il ritiro di giochi di ultima generazione e dunque nuovi”.
Altro importante fattore è che i punti di vendita Gamestop si sono rifiutati, in svariati casi, di ritirare delle PS3 che potevano riscontrare dei difetti nel lettore, nonostante tali tipologie di problemi si fossero verificate entro il termine della garanzia di due anni, andando quindi ad invalidare di fatto la garanzia
Bolletino AGCM n° 24 del 24 giugno 2013:
“[…] si evince che il professionista adotterebbe come prassi quella di richiedere all’acquirente la produzione di una perizia, possibilmente effettuata da un tecnico Sony, volta a dimostrare la natura, l’origine del difetto di conformità e la sua esistenza al momento dell’acquisto”.
Stessa sorte riservate a tutti coloro che hanno cercato di far valere la garanzia sui prodotto dopo i primi 12 mesi, dove l’AGCM dichiara:
“Infine, da una segnalazione pervenuta in data 5 novembre 2012 emerge che il professionista rifiuterebbe la sostituzione immediata dei videogiochi difettosi una volta trascorsi sette giorni dalla consegna degli stessi rinviando il consumatore al centro assistenza del produttore”.
Una delle persone ha sporto denuncia dichiara che il negozio Gamstop del centro commerciale “Città Fiera” di Udine applicherebbe ad ogni vendita una garanzia opzionale definita “Game protection” senza richiederne l’approvazione dei clienti che si ritrovano così a pagare la garanzia opzionale non richiesta al momento dell’emissione dello scontrino fiscale.
Le posizione di AGCM sono chiare e la multa di 168 mila euro è al momento confermata, a Gamestop resta solo la carta del ricorso al TAR della regione Lazio
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