Five Nights At Freddy’s 2- Recensione

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Dalla “rampa di lancio” Youtube, la creatività videoludica è letteralmente in grado di sfornare giochi al di fuori dei canoni horror classici. Come è avvenuto per questo popolare titolo, condito con grafiche disturbanti.

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Five Nights At Freddy’s 2 – Il ritorno di un horror virale

Definire quanto la popolarità Youtube possa incidere sul successo di un videogame è spesso fonte di perplessità, tuttavia nulla è mai stato così chiaro come con il sequel di Five Nights At Freddy’s: originariamente tra i re dei “punta e clicca” su Steam, il gioco ha subito svariati porting arrivando anche alla diffusa platea Android e iOS, diventando tra i più apprezzati sul servizio di digital distribution Desura. Accolto quindi come una “sensation” di Youtube, Five Nights At Freddy’s 2 ripropone la formula base del primo episodio, lasciandoci vestire i panni di Jeremy Fitzgerald, che conduce una vita alquanto notturna alla sorveglianza del Freddy’s Fazbear Pizza, fast food virtuale dotato di una serie di comparse animatroniche che durante le sei notti di permanenza sapranno prendere vita per tormentare inopportunamente il nostro protagonista.

Il gioco rivelerà, attraverso alcuni hint e flashback, la storia nebulosa ed oscura del Freddy’s Fazbear, tuttavia senza spiegare mai realmente l’arcano, preferendo focalizzarsi sulle sensazioni di Fitzgerald, il cui unico desiderio è naturalmente quello di allontanarsi il più possibile dagli attacchi degli animatroni, i quali dimostreranno una tattica di guerra fondata essenzialmente sull’apparire repentinamente da tre usci differenti del locale. Questo approccio lascerà al nostro Jeremy ben poche opzioni, se non quella di monitorare attivamente i movimenti dei propri nemici attraverso monitor di sicurezza, sfruttando torce al fine di illuminarli, così come travestimenti e maschere per farli cadere in inganno. L’esaurimento dell’energia elettrica disponibile, tuttavia, causerà al nostro beniamino morte certa, per cui è opportuno usare cervello e strategia per studiare un piano di reazione.

Un gameplay essenziale ma coinvolgente

La filosofia di fondo di Five Nights at Freddy’s 2 è rimasta sostanzialmente immutata, i task da compiere rispetto al primo capitolo non sono mutati di una virgola. Tuttavia, grazie al numero crescente di animatroni, la presenza di voice call e messaggi registrati che rivelano un passato sempre più torbido della catena di Freddy’s, e i vari rumori di fondo miscelati ad una colonna sonora più panica che mai, la missione risulta particolarmente apprezzabile, causata anche dalla brevità del gioco, nonostante la presenza di alcuni extra sbloccabili. Le migliorie grafiche riguardano soprattutto la marcata deformazione applicata ad alcuni animatroni, che offre un “gradevole” senso si estraniamento poiché appare come se fosse studiata per schermi dal rapporto differente di quello classico. Disponibile per App Store così come Google Play, Five Nights at Freddy’s è in grado di soddisfare la diffusa sete di incubi horror in salsa “Youtube gameplay“, facendosi apprezzare nonostante l’assenza vera e propria di profondità narrativa. Voto Finale: 7,5

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