Samsung ha utilizzato i suoi chipset Exynos per gli smartphone Galaxy lanciati negli ultimi dieci anni. Anche altri marchi hanno iniziato a utilizzare i chip Exynos negli ultimi tempi, ma stando a quanto emerso online sembra che nel prossimo anno assisteremo ad un vero e proprio "boom" di smartphone alimentati con i processori del colosso di Seul.
Business Korea ha rivelato che Samsung LSI, la divisione che si occupa proprio della realizzazione dei chipset Exynos, spera di fornire i processori a Oppo e Xiaomi, oltre al cliente esistente Vivo, già a partire dal prossimo anno.
Il fulcro di questi nuovi accordi riguarderà la distribuzione di chipset Exynos di fascia bassa per i dispositivi economici di nuova generazione di ciascun marchio. Al momento non è chiaro quanti prodotti sono in programma, anche se il sito coreano rivela che i lanci sono previsti per la prima metà del 2021.
Stando al "report", Samsung LSI avrebbe recentemente iniziato a ridurre il numero di chipset Exynos per la divisione smartphone Galaxy a causa dei bassi margini di profitto. Il produttore di chip, che attualmente si trova al quarto posto dietro Qualcomm, MediaTek e HiSilicon, vuole trarre profitto dalla caduta di Huawei, fortemente penalizzata dal "ban" inflitto dagli Stati Uniti e dalla conseguente revoca della licenza da parte di Google.
Huawei rappresenta una quota importante del mercato degli smartphone economici sia all'interno che all'esterno della Cina. Ma senza l'accesso a Google e una fornitura costante di chipset tramite HiSilicon, presto il colosso cinese dovrà fare i conti con enormi problemi nel mercato internazionale.
I recenti dati di mercato mostrano che Xiaomi ha già iniziato ad assorbire la maggior parte di quelle vendite. Oppo e Vivo mirano a fare qualcosa di simile, ma tutti e tre i marchi hanno bisogno di più chip, ed è qui che entra in gioco Exynos.
Business Korea afferma che Samsung LSI ha "valutato in modo competitivo" i suoi chipset Exynos per renderli valide alternative alle offerte MediaTek e Qualcomm esistenti. Ciò significa che, molto presto, l'azienda potrebbe superare HiSilicon come terzo produttore di chip.