Dopo sei anni dalla sua introduzione nel mercato, l’Epic Games Store continua a stupire. L’azienda ha annunciato una significativa modifica della sua struttura delle commissioni, che scenderà a zero per i primi 1 milione di dollari di vendite annuali dei giochi. Questa decisione è stata comunicata di recente e smuove il panorama videoludico, favorendo in particolare i piccoli sviluppatori, pronti ad affrontare il mondo competitivo del gaming.
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Una modifica delle commissioni in arrivo
La nuova struttura delle commissioni entrerà in vigore a partire da giugno 2025, e si applicherà a ogni app singolarmente. Finora, Epic Games aveva ridotto le commissioni per i giochi sull’Epic Games Store catturando l’attenzione del mercato, ma con questa mossa, il focus viene spostato ulteriormente sul supporto alle realtà più piccole. Dopo il primo milione di dollari di vendite, i giochi torneranno a pagare una commissione del 12%. Questa nuova strategia si configura come un incentivo importante, considerando le sfide economiche che gli sviluppatori minori spesso devono affrontare per emergere.
Storico di supporto ai piccoli sviluppatori
Epic Games ha già dimostrato un impegno verso i piccoli sviluppatori, instaurando delle agevolazioni economiche nel passato. Già nel 2011, la compagnia aveva abolito i pagamenti di royalties per i primi 50.000 dollari guadagnati con progetti realizzati attraverso l’Unreal Development Kit, un passo importante per incentivare la creazione di giochi. Questo approccio è stato ulteriormente migliorato nel 2020, con un’estensione del periodo senza royalty, che ora copre il primo milione di dollari di vendite per i progetti sviluppati con Unreal Engine. Questi passaggi rivelano un costante interesse dell’azienda a incentivare la creatività e l’innovazione tra i piccoli sviluppatori.
Un confronto con le politiche di Valve e Steam
Questa iniziativa da parte di Epic Games si pone in netto contrasto con le politiche adottate da Valve per la sua piattaforma Steam. Nel 2018, Valve ha ridotto la propria quota di commissioni dal 30% al 25%, ma solo per i guadagni totali di un gioco che superano i 10 milioni di dollari. Inoltre, si applica una ulteriore riduzione al 20% per i giochi che superano i 50 milioni di dollari di vendite. Questo approccio sembra premiare i titoli di successo, lasciando ai piccoli sviluppatori maggiori difficoltà in fase di avvio. La scelta di Epic, al contrario, si concentra su un supporto diretto e alla portata iniziale del mercato per le nuove realtà, cercando quindi di alimentare la diversità nel settore.
Implicazioni per il futuro dello sviluppo videoludico
Le modifiche annunciate da Epic Games potrebbero avere un impatto significativo sul modo in cui i giochi vengono sviluppati e distribuiti. Riducendo la pressione finanziaria iniziale, molti sviluppatori emergenti potrebbero sentirsi incoraggiati a lanciare nuovi progetti, contribuendo a una maggiore varietà di offerte nel panorama dei videogiochi. Mentre la battaglia tra Epic Games e Valve continua a definirsi, l’attenzione realistica sui piccoli sviluppatori potrebbe trasformarsi in un vantaggio competitivo per Epic nel lungo termine, sviluppando così una base di utenti più solida e diversificata.
Resta da vedere come questa nuova strategia influenzerà il settore e quali opportunità potrebbero nascere per gli sviluppatori in un contesto così dinamico.