Dove si posiziona One UI 7 nel panorama Android: La mia esperienza con Samsung

L’evoluzione di One UI 7 di Samsung sul Galaxy Z Flip 6 migliora l’esperienza utente, ma presenta ancora limiti significativi rispetto ad altre interfacce come Pixel UI di Google.

L’evoluzione delle interfacce Android ha sempre sollevato accesi dibattiti tra gli utenti e gli esperti del settore. L’argomento di discussione sembra ruotare attorno alla personalizzazione e all’efficienza delle varie skin come One UI di Samsung o Pixel UI di Google. Recentemente, ho avuto modo di esplorare a fondo One UI 7, l’ultima versione della skin di Samsung, sul mio Galaxy Z Flip 6. Questo articolo delinea le mie impressioni e confronta le sensazioni con altre interfacce, facendo luce sulle innovazioni e sui limiti di questo recente aggiornamento.

Un primo sguardo a One UI 7

La mia conoscenza di One UI 7 non è nuova, avendo già riscosso la mia attenzione su altri dispositivi, in particolare sui modelli Galaxy S25. L’interfaccia si presenta come una naturale evoluzione, progettata per adattarsi perfettamente alle specificità delle ultime generazioni di smartphone Samsung. Tuttavia, ho notato una differenza marcata tra l’utilizzo della versione di lancio e quella aggiornata, con l’arrivo di molte nuove funzionalità. All’apertura di One UI 7 sul mio dispositivo pieghevole, mi ha colpito la sensazione di incompletezza della versione precedente.

Tutti gli aspetti della user experience sembrano aver ricevuto un miglioramento significativo. La nuova interfaccia della fotocamera, per esempio, è più intuitiva e facilita l’accesso ai controlli. La barra di Notifiche, rinnovata, offre accessi veloci per gli aggiornamenti sportivi, i timer e le scadenze. Questi cambiamenti mi hanno permesso di interagire più fluidamente con il mio smartphone, riducendo la necessità di stressarmi su operazioni che prima richiedevano maggiore impegno. Per un utente Android annodato alla propria routine, questi miglioramenti sono particolarmente apprezzabili.

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Sottigliezze e novità di One UI 7

Oltre alle modifiche più evidenti, ci sono adattamenti minori che hanno reso One UI 7 ancor più interessante. La possibilità di scorrere verticalmente nel drawer delle app, finalmente attesa, e i menù di notifica separati sono alcuni dei dettagli che ho scoperto. La novità inizialmente mi ha infastidito, ma col tempo l’ho assimilata come parte della mia interazione quotidiana, trovando il gesto di scorrere verso il basso ai lati dello schermo molto più semplice rispetto alla vecchia interfaccia di OnePlus. Anche le animazioni ora risultano più curate, un tocco che rende un dispositivo da 1.100 euro più in linea con le aspettative di un dispositivo premium.

I limiti di One UI 7 sul Galaxy Z Flip 6

Nonostante le migliorie, ci sono ancora delle criticità che affliggono One UI 7, specialmente su un dispositivo come il Galaxy Z Flip. Sebbene l’interfaccia migliori l’esperienza d’uso sui tradizionali smartphone, non affronta alcune delle mancanze della linea Galaxy Z Flip, come l’assenza di un drawer delle app sullo schermo esterno e la mancanza di alcune funzionalità sulla Flex Window.

Nonostante la mia attesa per delle novità legate a One UI 7, la realizzazione che queste modifiche non sono state incluse ha rappresentato una delusione. C’è una certa speranza di veder miglioramenti sul modello Z Flip 7, soprattutto considerando una probabile rivisitazione dello schermo esterno, ma preferisco non farmi illusioni.

La questione della personalizzazione con DIY Home

Ho accennato in precedenza alla personalizzazione tipica di One UI 7 e a un componente nuovo di zecca: DIY Home, disponibile tramite Good Lock. Questo strumento ha sollevato opinioni contrastanti tra i membri del nostro team. Alcuni lo considerano un passo avanti nella flessibilità, mentre altri, come me, ne avvertono il potere travolgente. È vero che poter posizionare app e widget liberamente è allettante, ma superare le linee guida di Samsung può portare a confusione nella disposizione.

Ho avuto un’esperienza frustrante selezionando due app e un widget simultaneamente, finendo per sovrapporli sullo schermo. Mentre ho visto che l’allineamento risulta perfetto, ho dovuto poi trascinarli nuovamente per accedervi. Inoltre, il meccanismo di attivazione e disattivazione di DIY Home è scomodo e non sempre funzionale, nuovamente richiamando alla mente la completezza della skin di Google senza necessità di app aggiuntive. La presenza costante di partnership di bloatware e la difficoltà nel gestire alcune funzionalità, come il drawer verticale delle app, fanno pensare che One UI 7 non abbia appreso molte lezioni dal passato.

Un resoconto finale sull’esperienza con One UI 7

Riflettendo sulla mia interazione con One UI 7, non posso dire di essere sorpreso. Mi era chiaro che avrei trovato una buona maneggevolezza, e il mio entusiasmo per il Galaxy Z Flip 6 ha sicuramente influito su questa percezione. Sebbene Samsung abbia offerto miglioramenti per quanto riguarda i suoi smartphone a design tradizionale, ha mantenuto delle incertezze che riguardano i modelli pieghevoli, esattamente come era da aspettarsi.

Ogni ripresa dell’interfaccia mi ha fatto rendere conto di quanto Pixel UI sia più avanti nella mia mente. Molte cose implementate da Samsung sono già state accolte da Google anni fa, come l’interfaccia della fotocamera o la gestione delle applicazioni. La combinazione hardware-software di Google è più coinvolgente rispetto all’approccio funzionale di Samsung, portandomi a preferire i telefoni Pixel tra le mie scelte, soprattutto alla luce delle perse di tempo e delle battute d’arresto di One UI 7 dovute alla sua implementazione altalenante, ben lontana dall’essere scorrevole o rassicurante.

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