MediaTek ha presentato un nuovo chipset per gli smartphone top di gamma, il Dimensity 9000+. Si tratta di un leggero aggiornamento rispetto al Dimensity 9000 lanciato pochi mesi fa, ma il nuovo processore rappresenta soprattutto la risposta di MediaTek all’ottimo chip Snapdragon 8+ Gen 1 che è stato annunciato poche settimane fa da Qualcomm.
Il Dimensity 9000+ – che stando alle prime impressioni dovrebbe garantire un livello prestazionale più alto dell’Exynos 2200 – è realizzato utilizzando il processo di fabbricazione a 4 nm di TSMC. Offre velocità di clock più elevate per CPU e GPU rispetto al Dimensity 9000 e può contare su un core CPU Cortex-X2 con clock a 3,2 GHz, tre core CPU Cortex-A710 con clock a 2,85 GHz e quattro core CPU Cortex-A510 con clock a 1,8 GHz. La GPU Mali-G710 MC10 può gestire display Full HD+ a 180 Hz e schermi QHD+ a 144 Hz.
MediaTek afferma inoltre che con il nuovo chip è garantito un aumento delle prestazioni della CPU del 5% e una crescita delle prestazioni della GPU del 10%. Il nuovo processore dispone di 8 MB di cache L3, 6 MB di cache a livello di sistema e supporto per RAM LPDDR5X. Come avviene con la maggior parte degli altri chip di fascia alta, il processore supporta lo storage UFS 3.1: inoltre, l’ISP Imagiq 790 supporta sensori della fotocamera fino a 320 MP e la registrazione video 4K 60fps HDR10+.
Il modem 5G integrato manca ancora del supporto per mmWave 5G: una carenza che avevamo riscontrato anche nel Dimensity 9000. Il Dimensity 9000+ – che è in grado di raggiungere velocità di download di 7 Gbps – dispone anche di Wi-Fi 6E, Bluetooth 5.3, GPS a doppia frequenza, NFC e USB 3.1 Type-C.
Yenchi Lee, vicedirettore generale della Wireless Communications Business Unit di MediaTek, ha rilasciato una dichiarazione parlando proprio del nuovo chip: “Sulla base del successo del nostro primo chipset 5G di punta, il Dimensity 9000+ garantisce che i produttori di dispositivi abbiano sempre accesso alle funzionalità più avanzate ad alte prestazioni e alle ultime tecnologie mobili – ha detto Lee – consentendo ai loro smartphone di fascia alta di distinguersi dagli altri”.
Samsung potrebbe non rilasciare un aggiornamento a metà ciclo del suo Exynos 2200
Abbiamo fatto un accenno all’Exynos 2200, che potrebbe non ricevere un aggiornamento da Samsung. La società con sede a Seul, infatti, potrebbe non utilizzare i chipset Exynos negli smartphone Galaxy per i prossimi due anni. Come emerso sul web, l’azienda sudcoreana ha creato un dream team di oltre 1.000 ingegneri per costruire un chip di fascia alta personalizzato per la serie Galaxy S: il primo processore di questo tipo potrebbe debuttare con il Galaxy S25, che arriverà nel 2025.