Tra le nuove conquiste della scienza, annoveriamo oggi un algoritmo in grado di analizzare trilioni di match di Poker simulati al contempo, e di prevedere effettivamente cosa accadrà nel corso della partita, battendo sul tempo qualsiasi giocatore umano.
Cepheus, robot pokerista invincibile
Il nuovo talento del gioco del poker non è un essere umano in carne ed ossa, bensì l'ultimo prodigio delle scienze matematiche e robotiche chiamato Cepheus. Si tratta di un algoritmo sviluppato in Canada, e pronto a dar pan per focaccia ad ogni sfidante, grazie alle sue capacità virtualmente illimitate di simulare, all'interno del proprio "cervello", oltre 24 trilioni di mani di poker al contempo, nominalmente nello spazio di un secondo. Questo significa che in un periodo di due mesi, Cepheus potrebbe inoltre ottenere una sorta di "riconoscimento" per aver giocato più partite a carte di tutta l'umanità.
Cepheus, di cui Micheal Bowling, colui che per primo ebbe l'intuizione di sviluppare un robot simile, è in grado di competere con i cosiddetti master-player, i giocatori professionisti con maggiori conoscenze nel campo; il tutto grazie a quella che può essere definita esperienza acquisita del bot: al momento Cepheus ha accumulato abbastanza conoscenza da poter essere equiparato ad un essere umano che ha giocato per oltre settant'anni, senza alcuna interruzione, migliaia di mani di poker. La partita in corso viene definita, comunque, "risolta" se durante una vita di gioco è impossibile farla divergere in maniera statisticamente significativa da una risoluzione con una cosiddetta confidenza al 95%, il che apre nuove scenari per partite in cui il robot sarà in grado di valutare i giochi con exploit massimo ed in grado di tener conto dei worst-case scenario, fattori comunque esplorati parzialmente dall'algoritmo, nonostante la sua nomea di invincibilità.
Cepheus si propone così di diventare un pioniere per un'epoca futura in cui ogni variabile computativa è presa in considerazione per ottenere il maggiore risultato possibile, nonché il più preciso, fatto che gioverà non semplicemente alla teoria dei giochi, bensì all'intero mondo dell'intrattenimento, dello studio e della ricerca.