La diffusione dell’epidemia di coronavirus ha costretto il governo italiano a considerare l’intera Penisola “zona protetta”, anche se è stata già ribattezzata “zona rossa”. Una situazione di totale emergenza, dove le nuove tecnologie possono risultare molto utili per aiutare la popolazione che dovrà restare a casa almeno per un paio di settimane.
Le piattaforme di smart working si stanno rivelando di grande importanza in un momento come questo, così come quelle di e-commerce. Tuttavia, c’è anche chi pensa a tutti i ragazzi e le ragazze che stanno a casa – scuole chiuse fino al 3 aprile, ndr – e che hanno il desiderio di continuare ad apprendere come se si trovassero ancora in classe.
E’ proprio questo l’obiettivo di Google Classroom, un’applicazione che il gigante di Mountain View ha lanciato già nel 2014 ma che in un periodo come quello che sta vivendo l’Italia può giocare un ruolo fondamentale. L’utilizzo di Google Classroom è davvero molto semplice: tra i suoi scopi, l’app ha certamente quello di favorire una migliore organizzazione dei compiti ma anche di migliorare la comunicazione.
Per accedere all’app, dopo averla scaricata (su qualsiasi dispositivo Android o iOS), basta avere un proprio account Google. Una volta completata l’installazione, saranno i docenti ad aggiungere gli alunni oppure ad inviare loro un codice per effettuare la registrazione. In questo modo, Google Classroom diventa uno strumento eccezionale per condividere il materiale didattico e i vari compiti, consentendo anche quello scambio di idee e impressioni che contribuisce a rendere più “snello” il lavoro.
Inoltre, Google Classroom funziona con un sistema di notifiche: ad ogni nuova notifica è previsto un aggiornamento che annuncia nuovi contenuti sulla piattaforma. Un’applicazione davvero formidabile e di grande importanza in queste settimane, nell’attesa che la situazione torni alla normalità e che le scuole possano tornare a vivere.