Negli ultimi giorni ha acquisito particolare risalto la diffusione di una ricerca californiana che sostiene come il numero di phablet venduti nel mondo passerà dai 20 milioni di unità del 2013 ai 120 milioni di pezzi del 2018. Ne conseguirà la parziale cannibalizzazione dei mini tablet, che andranno ad essere ampiamente superati dal successo commerciale dei phablet più flessibili.
Secondo quanto affermava un’altra ricerca compiuta dalla Idc, i primi ad essere “cannibalizzati” dai phablet sarebbero i mini tablet con display da 7 o 8 pollici, che non giungeranno oltre quota 158 milioni di unità nel corso dell’anno. Successivamente, però, i phablet potrebbero far incetta anche di altri device dal dispaly più grandi, diventando uno dei punti di riferimento nel comparto dell’informatica di largo consumo.
La progressiva riduzione delle cornici col conseguente aumento dei pollici degli schermi, infatti, vedrà i phablet diventare sempre più simili a mini tablet e andranno di conseguenza a sostituirli, o se preferite a creare un’unica tipologia di device.
Per quanto concerne i leader di questo crescente mercato, vi sono invero pochi dubbi. La parte del leone la faranno ancora le aziende asiatiche, visto e considerato che dalle sudcoreane Samsung e Lg, alla cinese Zte, passando per la giapponese Sony e per le taiwanesi Acer, Asus e Htc, l’imbarazzo della scelta non mancherà di certo.