Le recenti tensioni commerciali tra gli Stati Uniti e i principali partner commerciali come Cina, Vietnam e India hanno portato all’inasprimento delle tariffe doganali, lasciando molti in attesa di capire come questa situazione possa influenzare i prezzi degli iPhone. Con il rischio che gli smartphone, cruciali per Apple, vedano un significativo aumento di costo, l’incertezza regna sovrana. A partire dal 9 aprile, i nuovi dazi superiori al 100% su molti prodotti potrebbero cambiare radicalmente il panorama dei prezzi dell’elettronica di consumo.
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Nuovi dazi e iPhone: impatti diretti sul mercato
Dal 9 aprile 2025, gli Stati Uniti applicheranno tariffe estremamente elevate su beni importati dalla Cina , dal Vietnam e dall’India . Queste misure riguarderanno anche gli iPhone, che vengono assemblati fisicamente in questi paesi prima di essere immessi nel mercato statunitense. Si prevede che questa situazione possa comportare un significativo aumento dei prezzi, con stime che parlano di un incremento di almeno il 29% per gli iPhone assemblati in Cina. Questo scenario potrebbe tradursi in un costo di base per un iPhone 16 Pro Max pari a circa 1.549 dollari, con un notevole balzo rispetto ai 1.199 dollari attuali.
Di contro, i modelli assemblati in India potrebbero vedere un incremento più contenuto, attorno al 12%. Ad esempio, un iPhone 16 Pro potrebbe passare da 999 a 1.119 dollari. Tuttavia, la maggior parte degli iPhone continua a essere prodotta in Cina, lasciando così la maggior parte dei consumatori a dover affrontare aumenti sostanziali.
Questa modifica nella struttura dei prezzi degli iPhone potrebbe segnare la fine di un periodo di stabilità durato cinque anni, in cui Apple ha mantenuto la politica di conservazione dei prezzi. In passato, la società ha dimostrato una certa flessibilità , affrontando le variazioni delle tariffe senza che queste influenzassero i costi al pubblico. Tuttavia, l’intensificarsi delle tariffe doganali potrebbe spingere Apple a rivedere la sua strategia, con ripercussioni dirette sui consumatori.
La questione delle tariffe sui dispositivi smart
Un aspetto interessante da considerare è come i dispositivi smartphone vengano categorizzati in base al codice HS 8517.13.0000, il quale considera i telefoni come prodotti finiti. Questo significa che i dazi vengono applicati all’intero dispositivo e non ai singoli componenti. Pertanto, anche se le parti dell’iPhone siano prodotte in diverse nazioni e solo assemblate in Cina, il dispositivo finale viene tassato secondo le tariffe del paese di assemblaggio. Questo meccanismo genera una penalizzazione diretta per i consumatori americani, poiché le tariffe colpiscono l’intero prodotto anziché i suoi singoli elementi.
Con l’incertezza riguardante i dazi, i consumatori si chiedono anche se Apple potrebbe essere in grado di spostare parte della produzione negli Stati Uniti, un’idea che è stata discussa a lungo dai dirigenti dell’azienda. Spostare la produzione in patria potrebbe teoricamente ridurre l’impatto dei dazi, ma potrebbe anche comportare costi molto più elevati, con stime che ipotizzano un prezzo d’uscita di un iPhone assemblato negli Stati Uniti intorno ai 3.500 dollari. Questa cifra rappresenterebbe un rincaro considerevole rispetto ai prezzi attuali, rendendo gli iPhone venduti negli USA ben poco competitivi.
Ristrutturazione della catena di approvvigionamento Apple
Dati i recenti sviluppi, molti analisti suggeriscono che Apple potrebbe ristrutturare la sua catena di approvvigionamento per alleviare l’impatto dei dazi. Spostare parte della produzione in India o in altri paesi potrebbe rappresentare una delle soluzioni per Apple, mitigando in tal modo il rischio di grandi aumenti di prezzo. Se Apple decidesse di trasferire parte della produzione in India, questa mossa potrebbe ridurre l’esposizione ai dazi e mantenere i costi più contenuti. Tuttavia, la transizione non sarebbe semplice e rapida, fatta la complessità del sistema attuale e della necessità di costruire nuove infrastrutture produttive.
Molti consumatori, d’altro canto, si chiedono se i prezzi aumenteranno realmente a seguito dell’applicazione delle nuove tariffe e se, nel caso le tariffe venissero cancellate, i prezzi degli iPhone tornerebbero ai livelli precedenti. Rispondere a questa domanda è complesso e dipende da molteplici fattori, fra cui la reazione di Apple al cambiamento del mercato e la direzione futura dei dazi commerciali.
Un epilogo incerto attende quindi i consumatori, mentre l’era di prezzi prevedibili potrebbe giungere al termine, facendo seguito all’applicazione dei nuovi dazi. In un mondo in cui gli smartphone come gli iPhone sono diventati un elemento cruciale per la vita quotidiana, ogni variazione può avere ripercussioni significative. Resta da vedere come Apple affronterà quest’inedita situazione e quali scelte strategiche adotterà per mantenere la propria competitività nel mercato globale.