Molti utenti di iPhone non ritengono Siri un assistente ideale. Nonostante Apple abbia lanciato Siri nel 2011 con l’iPhone 4s, il colosso tecnologico ha rapidamente perso terreno rispetto a Google Assistant e Alexa di Amazon. Adesso, per chi possiede un iPhone compatibile con Apple Intelligence, c’è la novità che se Siri non riesce a rispondere a una domanda, l’assistente virtuale chiederà se si preferisce far rispondere da ChatGPT o effettuare una ricerca sul web.
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L’interazione con Siri e le sue alternative
Anche senza possedere un iPhone dotato dell’ultima versione di Apple Intelligence, gli utenti hanno comunque l’opzione di chiedere a Google di fornire risposte soddisfacenti quando Siri non riesce ad affrontare alcune richieste. Ad esempio, se si desidera conoscere la data di uscita del primo iPhone e si chiede a Siri, l’assistente potrebbe restituire diversi estratti da siti web, pur mostrando alla fine solo una data specifica. In questo caso, è possibile fare clic sulla scheda “Cerca Google“, che rivelerebbe immediatamente che l’iPhone è stato lanciato il 29 giugno 2007.
Se l’uso di Siri è limitato per impostare allarmi o timer, ci si può avvalere dell’app Google Assistant disponibile nell’App Store. In questo modo, i più esperti possono rivolgersi all’assistente di Google per domande più complesse. Oggi, ci sono anche opzioni come ChatGPT o Gemini, anche se attualmente queste ultime non possono impostare timer o allarmi. Entrambi i programmi sono reperibili nell’App Store.
Cambiamenti normativi e nuove opzioni per gli utenti europei
Secondo un recente rapporto di Bloomberg, l’Unione Europea potrebbe obbligare Apple a consentire agli utenti di iPhone di scegliere il proprio assistente virtuale predefinito, aperture che includerebbero anche ChatGPT e Gemini come possibili alternative. Questa mossa è il risultato della normativa Europea sui mercati digitali , il che significa che solo gli utenti di iPhone nei paesi dell’UE avrebbero accesso a questa opzione.
Tuttavia, come accennato, non è necessario impostare un assistente alternativo come predefinito per poterlo utilizzare. In effetti, quando si cerca informazioni per soddisfare curiosità personali o vincere scommesse, assistenti come ChatGPT e Gemini forniscono risposte spesso più adeguate rispetto a quelle di Siri.
Le nuove impostazioni di Apple per selezionare le app predefinite
Grazie alla normativa DMA, Apple ha introdotto nella versione iOS 18.2 una pagina dedicata alle App Predefinite, che consente agli utenti di scegliere le applicazioni predefinite per diverse funzioni. Tali opzioni riguardano vari ambiti, tra cui:
- Messaggistica
- Chiamate
- Filtro chiamate
- Browser
- Password e codici
- App senza contatto
- Tastiere
In un futuro non lontano, si prevede che anche gli utenti di iPhone in Europa possano visualizzare un elenco per selezionare il loro assistente virtuale predefinito, una novità che potrebbe cambiare notevolmente il panorama della gestione delle informazioni sui dispositivi Apple.