Arcana Heart 3, il remaster – Recensione

arcana heart 3
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Nato come picchiaduro del tutto atipico al di là dell’immensa frontiera costituita da beat ’em up di ambientazione e genesi nipponica, Arcana Heart 3 torna con una nuova incarnazione destinata ad accogliere ancora più fan tra le sue fila.

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Arcana Heart 3, il ritorno dei beat ’em up nipponici

Di certo è sempre in grado di suscitare facili entusiasmi, di volta in volta più o meno giustificati, incorrere in un picchiaduro dal concept tipicamente nipponico e soprattutto a base di lottatrici femminili. Il nuovo tentativo di Examu di riportare in auge un titolo già gradito nella sua forma base tramite un remaster, ripesca direttamente Arcana Heart 3 dai coin-op nipponici che ha visto la sua premiere nel passato 2009, trasportato poi su console nel 2011. A molti nostalgici, la bidimensionalità di Arcana Heart permetterà certamente qualche assenso in più, grazie alla combinazione di linee tenui e candide nel disegno e nell’artwork con una spietatezza inedita quanto piacevole, supportata da un nutritissimo roster di personaggi, che consentirà di mixare personaggi principali ed avatar (i quali prendono per l’appunto nome di Arcana) per dare adito a combinazioni di gameplay piuttosto cocenti.

Il tutto, inutile dirlo, farà perno sulla consueta scelta degli elementi naturali, che combinati ci metteranno in grado di contrastare un’Organizzazione che, sfruttando il potere di cristalli dalle potenzialità a noi ignote, sta tentando di prendere controllo di tutto il territorio nipponico. Una sottile trama dalle poche velleità fa dunque da contorno alla vicenda delle nostre combattenti, che decideranno di opporsi a tale predominio, adducendo comunque ragioni differenti a seconda del proprio vissuto.

Storia e Boss mode: piccole rivoluzioni crescono

Arcana Heart 3 è quindi focalizzato principalmente su uno Story Mode suddiviso in sei gironi di gioco, ovvero le sei giornate che ci separeranno da questa sorta di armageddon artificiale prodotto dai nostri avversari. Questi ultimi saranno selezionabili da un roster differenziato a seconda del background della protagonista prescelta, in grado di abbinarci a nemici alquanto temibili – tra cui simulacri onniscienti dell’arte della guerra che permetteranno alla curva di difficoltà del gioco di decollare come non mai. Passo dopo passo, il nostro obiettivo si delineerà ancora più chiaro: le combattenti dovranno disintegrare il Ragnarok, dispositivo di distruzione di massa in grado di eradicare l’arcipelago giapponese dalle fondamenta. I combattimenti vengono declinati in maniera piuttosto rivoluzionaria, quindi, in una sorta di action platform in cui salti e possibilità di attingere alla rosa elementale del nostro protagonista saranno i veri perni portanti del gioco.

Nonostante qualche fan service di troppo nel design dei personaggi, Arcana Heart è in parte tranquillamente classificabile tra i beat ’em up old school, nonostante la realizzazione tecnica sia scarsamente aderente agli standard a cui siamo attualmente abituati. Una buona prova di picchiaduro degna d’essere comunque vista dagli appassionati del genere- con qualche ammiccamento alle serie anime più in voga da svariati anni a questa parte che non potrà non fare piacere a chiunque. Voto Finale: 8

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