Apple non si ferma ed è pronta a lanciare tra pochissimi mesi un’evoluzione dell’A11 Bionic, montato su iPhone X e iPhone 8. Nelle previsioni di Cupertino dovrebbe essere ripetuto il successo (inaspettato) ottenuto quest’anno da un prodotto caduto quasi nel dimenticatoio…
La mossa è riuscita alla perfezione quest’anno e non c’è motivo per non replicarla: Apple potrebbe presentare nuovamente l’evoluzione dei chip dei suoi iPhone su iPad Pro. Dopo l’esperienza più che positiva dell’A10X Fusion, che ha riproposto ad altissimi livelli il top di gamma dei tablet targati Cupertino, nel 2018 sarà la volta dell’A11X Bionic. Ma il salto generazionale sarà molto più sostanzioso rispetto a quanto avvenuto pochi mesi fa.
Sì, perché l’Apple A11X Bionic dovrebbe essere il primo chip octa-core in assoluto nella storia della mela. Una dimostrazione, da parte di Cupertino, di grande fiducia verso il mercato dei tablet che nel 2017 ha segnato in generale un’inversione di tendenza.
Otto core, dicevamo. Vale la pena ricordare che l’A11 Bionic è un esa-core composto da 4 Mistral che sono rivolti principalmente alla gestione energetica e all’ottimizzazione dei consumi e da 2 Monsoon che invece garantiscono le prestazioni “pure”. Ebbene, con A11X Bionic verrebbero aggiunti due ulteriori core, uno per tipologia, finendo quindi per avere una configurazione da 5 Mistral+3 Monsoon.
Non è tutto: per la prima volta si passerebbe ad un processo produttivo a 7 nanometri (i rumors precedenti pronosticavano questo “salto” con l’A12) a differenza dei 10 nm dell’A11 Bionic. Caratteristiche che, inoltre, dovrebbero essere accompagnate da un potenziamento ulteriore della GPU che, come da tradizione, dovrebbe duplicare i core presenti sulla scheda grafica di iPhone X.
Insomma, le prestazioni dovrebbero essere assicurate e scavalcherebbero quelle di iPhone 8 e 8 Plus che, come abbiamo avuto modo di segnalare in questo articolo, hanno dominato nella classifica AnTuTu degli smartphone più performanti di ottobre. Senza dimenticare che il futuro iPad Pro potrebbe, secondo i soliti beninformati, integrare anche la rivoluzionaria tecnologia del riconoscimento facciale in 3D, più comunemente chiamato Face ID.