L’ultima rivelazione di DigiTimes afferma che la linea di iPhone 13 di prossima generazione di Apple utilizzerà il modem Snapdragon X60 5G di Qualcomm, mentre toccherà a Samsung gestire la produzione del chip.
Costruito su un processo a 5 nm, Snapdragon X60 riesce a garantire una maggiore efficienza energetica con dimensioni ridotte rispetto al modem Snapdragon X55 basato su 7 nm che abbiamo visto nei modelli di iPhone 12: una struttura che dovrebbe assicurare anche una maggiore durata della batteria. Con il modem X60, i modelli di iPhone 13 sarebbero anche in grado di aggregare i dati 5G da entrambe le bande mmWave e sub-6GHz in modo tale da ottenere una combinazione ottimale di copertura di rete ad alta velocità e bassa latenza.
La banda mmWave è un insieme di frequenze 5G che promette velocità ultraveloci a brevi distanze, risultando la soluzione ideale per le aree urbane ad alta densità. In confronto, il 5G sub-6GHz appare più lento, anche se i suoi segnali viaggiano più lontano e servono meglio le aree suburbane e rurali. Il supporto di mmWave sui modelli di iPhone 12 è limitato agli Stati Uniti, ma stando alle ultime voci la probabilità che i modelli di iPhone 13 supportino mmWave anche in altri Paesi non è affatto bassa.
Nel 2019, Apple e Qualcomm hanno risolto una controversa battaglia legale e hanno raggiunto un accordo relativo ad una fornitura di chipset pluriennale. Questa intesa ha di fatto aperto la strada al gigante di Cupertino, che può così utilizzare i modem 5G di Qualcomm. Snapdragon X65 è il primo modem e sistema di antenna 5G 10 Gigabit al mondo per smartphone, che dovrebbe teoricamente consentire una velocità dei dati fino a 10 gigabit al secondo, anche se le velocità di download “reali” saranno sicuramente inferiori. A partire dal 2023, Apple dovrebbe iniziare a utilizzare i propri modem 5G interni per i suoi futuri iPhone.