Google non nomina più le nuove versioni del suo sistema operativo Android con dolci e dessert, e questo è ormai un fatto noto. L’interruzione della tradizione si è avuta lo scorso anno, con il rilascio di Android 10, la prima versione del robottino verde senza alcun soprannome di gelato, torta o dolciumi vari.
BigG cercò anche di motivare quella scelta, spiegando che l’obiettivo del colosso di Mountain View era diventato quello di rendere perfettamente riconoscibile Android praticamente in tutti i mercati, compresi quelli in via di espansione. Una decisione che non venne accolta con grande entusiasmo dai fan di Android, anche se con il passare del tempo può dirsi “metabolizzata”.
Fino a quel momento, l’attesa per il rilascio di una nuova versione del robottino verde era caratterizzata anche dal dibattito su quale sarebbe stato il soprannome “goloso”. Nel corso degli anni avevamo avuto a che fare con tanti nomi divertenti, come Jelly Bean, KitKat, Lollipop, Marshmallow, Oreo e Pie. Nonostante non ci siano più nomi di dessert “pubblici”, il gigante californiano continua ad utilizzarli “internamente”.
L’anno scorso, infatti, il vicepresidente dell’Engineering di Android, Dave Burke, ha rivelato che il soprannome interno scelto per Android 10 era “Crostata di mele cotogne”. Oggi, 12 mesi più tardi, Dave Burke ha nuovamente rivelato un soprannome di dessert interno, che fa ovviamente riferimento ad Android 11. Google si riferisce alla nuova versione del robottino verde come “RVC”, ovvero “Red Velvet Cake” (Torta di velluto rosso, ndr).
Va subito detto che non c’è alcuna speranza di vedere “Red Velvet Cake” in nessun marchio pubblico. Burke conferma come il passaggio ai numeri sia ormai definitivo, e non c’è davvero alcuna possibilità che Google possa fare marcia indietro. Gli utenti di Android devono quindi abituarsi, accontentandosi della “denominazione interna”.